Risate e imbarazzo tra i colleghi, peraltro non nuova ad episodi che anche recentemente sono finiti alla ribalta delle cronache nazionali
Ha lasciato inavvertitamente accesa la webcam ed è finito nudo sugli schermi della diretta streaming del consiglio comunale di Spoleto, al quale il malcapitato, l’assessore Francesco Flavoni, stava partecipando da remoto.
Risate e imbarazzo tra i colleghi e i membri dell’assise della città del festival, peraltro non nuova ad episodi che anche recentemente sono finiti alla ribalta delle cronache nazionali.
L’ultima in ordine di tempo è successa oggi – 21 dicembre – poco prima delle 17:30 quando l’assessore all’urbanistica Flavoni (espulso da poche settimane dalla Lega) all’improvviso ha iniziato a denudarsi, dalla cintola in su, dimenticando che la webcam era rimasta accesa.
Uno spettacolo non proprio edificante per la città considerando il contesto pubblico della vicenda e visto che il rappresentante dei cittadini non gode propriamente di un fisico da modello.
Episodio durato alcuni secondi (a seguire il video del momento preciso) sufficienti però a destare clamore nell’assise e probabilmente anche tra gli spettatori dello streaming; interrotto solo dal consigliere Di Cintio (Fdi) che è intervenuto chiedendo di spegnere la telecamera.
In quei momenti l’assessore Claudio Zucchelli stava relazionando su argomenti relativi a trasposto pubblico e non si capacitava del perché tutta l’assemblea stesse ridendo: “Adesso capisco il motivo delle risate – ha dichiarato successivamente – mi sembrava strano visto che stavo affrontando un tema così delicato”.
Dopo una buona ventina di minuti, Flavoni è tornato nuovamente in diretta chiedendo scusa a tutti i partecipanti e giustificando il fuori onda “per fare una medicazione”.
La notizia sta già facendo il giro di tutta la città (il video gira già su whattapp) e va a sommarsi ad altre gaffe già registrate nelle ultime settimane, come quando il presidente del Consiglio Sandro Cretoni, dimenticando questa volta il microfono acceso, offese l’aula dando degli “idioti” ai colleghi , o l’intervento del consigliere legista Stefano Proietti in difesa della sua folta capigliatura.
Gaffe finite su giornali e tv nazionali e c’è da scommetterci che anche questa varcherà i confini regionali.