Due aziende tedesche, un lotto di 20.000 mq e una necessità lavorativa che, fin dall'inizio, varrà circa 100 posti in più sul mercato occupazionale del nostro territorio.
Queste in sintesi le cifre alla base dell'impegno che la Aguavision di Hannover e la Thamm International di Berlino hanno siglato nei giorni scorsi con il Comune di Spoleto ed il Consorzio Aree Industriali Terni Narni Spoleto.
L'accordo è stato raggiunto in occasione della seconda visita che gli imprenditori tedeschi hanno effettuato nella città del Festival, presentando la propria manifestazione di interesse per l'acquisto di un lotto su cui sorgerà il loro primo polo italiano. Una scelta dettata non solo dalla necessità di individuare nel centro Italia una sistemazione che fosse in grado di garantire alle due aziende una presenza stabile nel nostro Paese, ma resa possibile anche grazie alla rete di agevolazioni che l'amministrazione comunale, insieme alla Regione Umbria, alla Provincia di Perugia e al Consorzio Aree Industriali ha messo in campo per facilitare lo sviluppo economico e aumentare il livello occupazione nel territorio spoletino.
Un risultato raggiunto dal sindaco Daniele Benedetti e dall'assessore allo Sviluppo Economico Maria Margherita Lezi al termine di una fitta rete di incontri e di relazioni a cui ha fatto seguito, verso la fine del mese scorso, un primo incontro con la Aguavision e la Thamm International, l'assessore regionale Gianluca Rossi, i rappresentanti della Gepafin, del Consorzio Aree Industriali e di un istituto di credito.
“Questo accordo è frutto di un lavoro partito da lontano – ha dichiarato il sindaco Daniele Benedetti – Le prime notizie sono trapelate appena venti giorni fa ma erano mesi che eravamo impegnati per il raggiungimento di questo obiettivo. Ora dobbiamo velocizzare gli ultimi passaggi per fare in modo che il lotto venga assegnato con l'inizio del nuovo anno”.
In sostanza il Consorzio è in attesa di visionare nel dettaglio il piano industriale, che comunque la Aguavision e la Thamm International hanno già illustrato nel corso dell'ultimo incontro, per poter poi procedere alla definitiva assegnazione degli spazi individuati nell'area industriale di Fabbreria (circa un terzo dei 65.000 mq totali).
Un progetto che le aziende tedesche, insieme all'assessore Lezi, hanno presentato a Roma lunedì scorso anche alla Protezione Civile Nazionale. Le costruzioni saranno infatti utilizzabili sia in caso di calamità naturali (i fabbricati prodotti sono già stati sottoposti a tutti gli esami tecnici e le prove sismiche previste), che per uso civile e industriale (la produzione riguarderà esclusivamente case costruite con materiale ecologico riciclabile fino al 100% e garantite per 30 anni).
“Aver raggiunto un risultato del genere è importante non solo per la città di Spoleto, ma anche per la nostra regione che avrà sul proprio territorio il primo insediamento produttivo di due aziende leader del settore che hanno già 11 sedi operative all'estero. Resto convinta – ha aggiunto la Lezi – che lo sviluppo economico della città di Spoleto dipenderà anche dagli investimenti che verranno effettuati sull'area industriale di Fabbreria, perché non dobbiamo dimenticare che oltre ai posti di lavoro che verranno creati, ci sarà una ricaduta positiva anche sull'indotto”.
Le tecnologie adottate permetteranno di non avere, in ciascuna fase della produzione, emissioni tossiche o inquinanti, mentre la tipologia di costruzione dei fabbricati non necessiterà dell'utilizzo del legno e, quindi, garantirà il rispetto dell'ambiente evitando l'abbattimento degli alberi.