A Orvieto 10 casi di Coronavirus, il sindaco "Usl faccia chiarezza su ospedale" - Tuttoggi.info

A Orvieto 10 casi di Coronavirus, il sindaco “Usl faccia chiarezza su ospedale”

Sara Fratepietro

A Orvieto 10 casi di Coronavirus, il sindaco “Usl faccia chiarezza su ospedale”

Cinque persone sono ricoverate in ospedale, le altre a casa. Appello del sindaco a chi è arrivato dalle ex zone rosse italiane: mettetevi in quarantena, c'è bisogno di serietà
Lun, 16/03/2020 - 09:40

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Hanno raggiunto quota 10 i casi di Coronavirus a Orvieto. Di questi, 5 sono ricoverati ospedale (ma non al Santa Maria della Stella). Gli altri, invece, sono a casa loro. In quarantena ci sono invece 167 orvietani, gran parte dei quali senza sintomi.

Il dato, aggiornato al tardo pomeriggio di domenica, è stato fornito dal sindaco Roberta Tardani. Che fa chiarezza anche su due questioni di interesse collettivo.

La prima è la situazione dell’ospedale Santa Maria della Stella. Il nosocomio di Orvieto, infatti, dopo che un infermiere è risultato positivo al Covid-19, infatti, ha visto la chiusura di alcuni reparti. Gli altri, però, sono regolarmente funzionanti. Ed è per questo che dal sindaco arriva un appello all’Usl Umbria 2 ed alla Regione Umbria di fare chiarezza in merito.

Ho chiesto e sollecitato la direzione generale della Usl Umbria 2 – spiega Tardani – di comunicare ufficialmente la situazione dell’ospedale perché è gusto che lo facciano loro, perché tutte le indiscrezioni e le chiacchiere che si sono fatte creano soltanto panico. Ho anche sollecitato l’assessorato regionale alla Sanità perché in questi giorni c’è stata molta confusione che non ha giovato né alla città né alle istituzioni impegnate a far fronte a questa emergenza“.

C’è un’altra questione poi. E’ quella delle persone che arrivano da fuori regione e che non segnalano la loro presenza. “Mi giungono notizie di rientri che ci sono stati e possibili rientri che ci saranno – dice il primo cittadino di Orvieto – dalle ex zone rosse. C’è bisogno di serietà nei comportamenti ed è quindi necessario che chi è rientrato o sta rientrando dalle ex zone rosse contatti il Dipartimento di prevenzione della Usl (0763307429) o il medico di famiglia, si metta in quarantena e non metta in pericolo la sua salute e quella degli altri. Capisco il desiderio in questo momento di avere i propri familiari, i propri figli, accanto ma dobbiamo essere attenti. Non è più tempo di scherzare, c’è bisogno di un grande senso civico che la città sta dimostrando di avere”.

Intanto, mentre proseguono i controlli delle forze dell’ordine sul rispetto dei decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, il Comune ha avviato il lavaggio e la sanificazione delle strade.

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