“Io non dimentico, questo è un ricordo che dovevo a Giovanni”. Con queste parole lo scultore Arnaldo Pomodoro ha inaugurato giovedì scorso a Milano la mostra “Tutto è felice nel mondo dell’arte. Omaggio a Giovanni Carandente”, un percorso di immagini e bozzetti dedicato al critico e storico dell’arte scomparso nel 2009.
“Gli scultori del mondo saranno sempre grati a Carandente e Spoleto resterà unica” ha aggiunto Pomodoro ricordando la mostra “Sculture nella città” del 1962, organizzata a Spoleto in occasione della quinta edizione del Festival dei 2 Mondi e curata dallo stesso Carandente.
Nel corso dell’inaugurazione il maestro Pomodoro ha ringraziato il Comune di Spoleto e Palazzo Collicola- Arti Visive, per il prestito delle 13 opere (tra cui alcuni bozzetti), le fotografie di Ugo Mulas e i documenti (la corrispondenza tra Carandente e gli artisti invitati alla mostra) che erano parte della mostra.
Due gli eventi organizzati dalla “Fondazione Arnaldo Pomodoro” per ricordarne la figura: il prossimo 22 ottobre, alle ore 18:30 sul tema “Ritorno a Spoleto. L’eredità di Giovanni Carandente” Beverly Pepper, Eugenio Carmi, Carlo Lorenzetti e Arnaldo Pomodoro, introdotti da Luciano Caprile, racconteranno la mostra “Sculture nella città” (Spoleto 1962). In occasione dell’incontro verrà proiettato il filmato Sculture nella città (10’33”, regia di Piero Schivazappa, testo di Giovanni Carandente).
Il 25 novembre, sempre alle ore 18:30, “Dinanzi all’Aperto: David Smith ed Eduardo Chillida” conversazione sull’arte contemporanea con Stefano Esengrini, a partire dalle parole e dalle più rilevanti opere pubbliche di due protagonisti della scultura del Novecento: Eduardo Chillida e David Smith. Verrà proiettato il filmato L’officina di David Smith (9’14”, regia di Giovanni Carandente).
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Prenotazione tramite telefono (02 89075394) o email (info@fondazionearnaldopomodoro.it).