Nella Giornata nazionale contro la pedopornografia i numeri della polizia postale sul fenomeno in Umbria e le iniziative di contrasto
Settantanove siti pedopornografici segnalati e chiusi. Trentadue persone indagate per reati di natura pedopornografica. Quattro minori, tra 14 e 17 anni adescati in rete a cui ne aggiungono 2, di poco più di 10 anni. E due minori indagati. Una giovanissima vittima di ricatto a sfondo sessuale.
Sono i numeri dell’ultimo anno, e del primo trimestre del 2023, del fenomeno della pedopornografia online emerso a seguito di denunce e indagini. Numeri, quelli comunicati dalla Questura di Perugia in occasione della Giornata nazionale contro la pedopornografia, che nel triennio sono ancora più spaventosi. Ventinove minori adescati online in Umbria, di cui 20 al di sotto dei 13 anni.
Un fenomeno che la polizia cerca di contrastare anche con la sensibilizzazione di studenti, genitori e insegnanti. Nel 2022 sono state effettuate 45 iniziative nelle scuole, che hanno consentito di incontrare quasi 8.500 ragazzi e oltre 650 insegnanti. Incontri a cui hanno partecipato anche oltre mille genitori.
Nel solo primo trimestre di quest’anno la polizia è andata 11 volte nelle scuole.
Il Dossier
Il Dossier “Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online” contiene non solo numeri in grado di raccontare un rischio attuale, ma vuole descrivere un sistema di tutela come quello portato avanti dalla Polizia Postale, fatto di sinergie interistituzionali e attività multidisciplinari nelle quali la commistione dei saperi e degli impegni miri a costruire soluzioni possibili ed efficaci.
La rete è oggi il luogo del progresso e dello sviluppo delle società ma è diventata anche strumento di amplificazione della minaccia all’infanzia e all’adolescenza: la protezione dei bambini e dei ragazzi da ogni forma di abuso sessuale è possibile, può diventare realtà se si rompe il silenzio, se si creano alleanze, se si condivide la responsabilità di proteggerli anche online, sempre.
Il contrasto della polizia postale
“ Oggi siamo tutti interconnessi e persone di ogni età utilizzano il web per esprimere la propria personalità e per intrattenere le più semplici interazioni quotidiane” dichiara il dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Umbria, vice questore Michela Sambuchi. Che prosegue: “Il crescente impiego della rete certamente rappresenta un volano formidabile per ogni forma di comunicazione, ma necessita altresì di una costante cura nel suo uso al fine di garantire libere e consapevoli forme di comunicazione . In questo approccio la polizia postale si è prefissata l’obiettivo di contrastare il cybercrime in tutte le sue forme con metodi interdisciplinari , rivolgendo massima attenzione alle categorie fragili tra cui i nostri ragazzi. Un riscontro positivo sicuramente si è avuto dalle campagne di sensibilizzazione svolte dagli operatori del Centro Operativo di Perugia e Terni che hanno saputo coinvolgere gli adolescenti delle scuole primarie di secondo grado e le scuole secondarie del territorio regionale suscitando un vero interesse, elevando il grado di responsabilizzazione nell’uso della Rete”.
L’identikit di chi adesca in rete
La lotta all’abuso sessuale online in danno di minori diventa sempre più puntuale nel cercare di porre un argine a fenomeni gravi quanto complessi: cresce il numero dei soggetti adulti arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online e abuso sessuale di minori. Si tratta di soggetti ad alto livello di pericolosità poiché colti in flagranza di reato, perché detentori di grandi quantità di materiale pedopornografico o in quanto abusanti di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità.
Sono spesso uomini, con un’età inferiore ai 50 anni, che in maniera sistematica, sfruttano le caratteristiche tecniche dei diversi servizi di rete per assicurarsi il miraggio dell’anonimato e dell’impunità.
L’adescamento si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci, nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming . Sono le vittime più fragili e fiduciose verso gli altri, anche quando sconosciuti, e sono quelli che hanno il rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie.
Per questo appare quanto mai urgente proteggerli dalle attenzioni deviate di soggetti adulti, che si concentrano proprio dove la presenza di minori è più cospicua. I genitori sono il primo baluardo di sicurezza per bambini e ragazzi ed hanno, nell’ascolto e nel dialogo, gli strumenti più potenti per rendere la tutela dei bambini una realtà e la loro sicurezza un fatto.