Ospedale a misura di Covid: ecco il ruolo degli ingegneri della sanità

Ospedale a misura di Covid: ecco il ruolo degli ingegneri della sanità

Redazione

Ospedale a misura di Covid: ecco il ruolo degli ingegneri della sanità

Insieme ai sanitari anche i tecnici lavorano incessantemente da settimane per adattare la struttura ai nuovi bisogni e garantire massima sicurezza: non solo nuovi posti di terapia intensiva ma spazi e percorsi dedicati fino all'allestimento delle protezioni per gli operatori
Dom, 05/04/2020 - 11:37

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Anche all’ospedale di Terni la guerra al Coronavirus si combatte con uno sforzo congiunto che vede impegnati, oltre ai sanitari ogni giorno in prima trincea, squadre di tecnici e ingegneri della sanità che da giorni lavorano incessantemente per adeguare in tempi record la struttura ai nuovi bisogni di cura e sicurezza di utenti e operatori. Dall’inizio dell’emergenza il personale della struttura complessa tecnico-patrimoniale, d’intesa con la direzione aziendale, è infatti impegnato a garantire spazi e percorsi dedicatiprotezioni per operatori sanitari e utenti e un numero congruo di posti letto riservati alle malattie infettive, alla pneumologia e soprattutto alla terapia intensiva, con possibilità di incremento, a seconda delle necessità.

In particolare, è stato posizionato e allestito il nuovo container della Protezione Civile per il triage e la prima diagnosi di casi sospetti o positivi al Covid-19 in ingresso, sono stati realizzati un parcheggio destinato all’ambulanza Covid, un container per servizi igienici e nuovi percorsi all’interno del Pronto soccorso, dove è stato “isolato” anche il posto di Polizia mentre il box precedentemente dedicato all’ebola è stato riservato ai casi di isolamento. Ma il lavoro più impegnativo è stato sicuramente quello di ricavare e allestire nuovi posti di terapia intensiva, implementare le degenze nel reparto di Malattie Infettive, recuperando contestualmente nuove postazioni per garantire le terapie in Oncoematologia, e convertire le degenze di area medica in un’area di isolamento respiratorio per i casi sospetti e positivi al Covid non intubati, ricavando nelle prime due semiale spazi “puliti” per la vestizione e vestizione del personale dedicato.

Inoltre, in pochi giorni tra fine febbraio e inizio marzo erano sorte nuove pareti in cartongesso di separazione in tutti i reparti interessati alla gestione del Coronavirus, protezioni in lexan fra operatori e utenti negli sportelli aperti al pubblico, un box di pre-triage per l’accesso protetto dei pazienti oncologici, un’ala dedicata alle gestanti positive al Covid separata dall’ostericia rooming-in, e una degenza riservata ai malati Covid nel reparto di Dialisi. E all’interno del Laboratorio di Biologia molecolare è stata realizzata una nuova stanza con aspirazione forzata per consentire l’analisi in sicurezza dei tamponi. Ora sono iniziati i lavori per separare zona pulito e sporco sulle ultime due semiale del quinto piano e lunedì 6 aprile si inizierà a realizzare un’area di isolamento per pazienti Covid in Neurologia, al piano quarto.

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