Angelo Cerquiglini ufficialmente non è più dipendente del Comune di Spoleto. L’ex direttore generale dell’Ente, assunto a tempo indeterminato nel 2010 e finito nel 2013 nell’occhio del ciclone per la nota vicenda del buco di bilancio (per il quale è sotto processo penale e contabile), sarà ufficialmente a breve dipendente della Regione Umbria. Ente, in realtà, presso il quale era già comandato dal primo settembre 2015.
Cerquiglini era stato demansionato nell’estate del 2013, dopo che pubblicamente in consiglio comunale aveva ammesso che i conti del Comune di Spoleto in realtà non erano corretti e che si era comportato “da buon padre di famiglia” per il bene della città. L’allora amministrazione comunale, guidata da Daniele Benedetti, gli aveva quindi tolto l’incarico di dirigente finanziario; l’incarico di Cerquiglini era stato quindi da quel punto quello di dirigente in staff. Confermato anche dalla Giunta Cardarelli un anno dopo. Per questi motivi il dirigente comunale aveva anche fatto causa per mobbing al Comune, chiedendo 350mila euro di danni; il tribunale però gli ha dato torto.
Nel frattempo aveva chiesto ed ottenuto il comando presso la Regione Umbria. Ed ora, con l’apertura dell’avviso di mobilità da parte di Palazzo Donini per il ruolo di dirigente del servizio di “Reingegnerizzazione dei processi dell’Amministrazione regionale e delle Autonomie locali. Logistica e flussi documentali”, Cerquiglini ha presentato domanda, finendo così per essere assunto direttamente dalla Regione. All’avviso pubblico, infatti, hanno risposto in tre, ma gli altri due candidati sono stati esclusi.
Per formalizzare il trasferimento del dirigente dal Comune alla Regione serve il nulla osta del primo ente. Che l’amministrazione sembra abbia già concesso.