All’indomani del Consiglio comunale di insediamento, il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, per dare la sua opinione sulla nuova Giunta, ha voluto prendere spunto da una precisa affermazione del sindaco Luciano Bacchetta, fatta ieri pomeriggio durante la prima assise del nuovo corso: “Revocherò l’incarico a quegli assessori che agiranno secondo logiche partitocratiche e non finalizzate al bene comune“.
“Sicuramente una frase da apprezzare – ha detto Lignani – ma che purtroppo trova poco riscontro nella genesi di una Giunta che ha al suo interno scelte non condivisibili, logiche spartitorie e rese dei conti interne ai partiti”.
Dal punto di vista qualitativo, fermo restando che non si tratta di un giudizio sulle persone, non si può non rimarcare come la delega alla Polizia urbana e alla Sicurezza sia andata ad un’esponente della sinistra radicale. Un’area non certo vocata a gestire alcune tematiche e soprattutto inadatta in una contingenza sociale difficile in cui il corpo dei vigili urbani dovrà necessariamente integrarsi con le altre forze di polizia in un’ottica anche repressiva. Salta poi agli occhi che la nomina del segretario politico del partito di maggioranza relativa altro non è che un commissariamento degli assessori PD in Giunta, anche alla luce della pesantissima delega, l’Urbanistica, assegnata alla Cestini. E’ poi evidente l’alleggerimento di deleghe cui sono stati sottoposti Bettarelli e Secondi, che hanno perso rispettivamente Urbanistica e Ambiente senza ricevere in cambio deleghe altrettanto consistenti. Sorge anche un interrogativo inquietante. Perché l’assessore Secondi non è stato tutelato ma anzi punito proprio nel momento in cui è stato sottoposto ad un pesantissimo attacco?
“In pratica, – conclude Lignani – se si vuole almeno parzialmente smentire quanto sopra affermato, la risposta non può che essere una: le dimissioni dell’assessore Cestini dalla segreteria comunale del PD“.