Oltre 200mila visitatori per Burri a New York: la mostra si è chiusa il 6 gennaio con questo straordinario bilancio, oggi reso noto dal sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e dal presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri Bruno Corà, che parlano di “un grande successo, prevedibile dall’interesse che l’America aveva dimostrato fin dall’inaugurazione ma superiore alle attese; da questo risultato lusinghiero ci muoviamo per costruire l’annunciato evento in collaborazione con il Guggenheim, in programma nei prossimi mesi negli ex Seccatoi del Tabacco”.
La mostra The Trauma of Painting, ospitata nel prestigioso museo R. Guggenheim di New York, in circa due mesi e mezzo di esposizione (si era aperta il 9 ottobre scorso) ha registrato oltre 200mila ingressi, di cui 30mila solo nella settimana tra Natale e Capodanno.
Staff scientifico della Fondazione e del Guggenheim sono già al lavoro per l’organizzazione della mostra di Città di Castello, che si concentrerà sul complesso rapporto di Burri con le correnti americane ed europee che hanno in qualche modo preso avvio dalla sua opera
Ma i fronti aperti del Centenario sono molti: in questi giorni procedono, con la supervisione di Chiara Sarteanesi, curatrice della mostra, le operazioni di smontaggio di “The trauma of painting” che dal 5 marzo sarà riproposta in un altro tempio europeo dell’arte, il K21 Standehaus del Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Dusseldorf in Germania.
L’eco del Centenario sta producendo effetti anche localmente, come dimostra l’incremento a due cifre degli ingressi ai musei di Città di Castello: da 14mila nel 2014 ai 32mila del 2015. “Il Centenario di Burri è un anno lungo e proseguirà nel 2016 con appuntamenti di grande rilievo che culmineranno – concludono sindaco e presidente – nell’apertura del terzo museo dedicato all’opera grafica del Maestro, l’ultimo dei tre sogni di Burri da portare a termine, dopo il completamento del Cretto di Gibellina e la ricostruzione del Teatro Continuo di Milano”.