Sulla questione dei rinvenimenti archeologici di piazza del Grano si è tenuto un incontro tra tecnici della Soprintendenza ai beni artistici dell'Umbria e del Comune di Foligno, che hanno stabilito come salvaguardare l'antica pavimentazione a mattoni di origine medioevale emersa grazie all'avvio dei lavori di urbanizzazione.
La valutazione dei reperti effettuata sotto la direzione di un archeologo, con operazioni di scopritura e pulizia con mezzi manuali, sarà documentata (attraverso una relazione, planimetrie di rilievo, ricerche di atti, documentazione fotografica), a testimonianza dei beni rinvenuti. Per l'interramento degli scavi, si opererà in modo da proteggere l'area utilizzando sabbia fine per il riempimento, con una soletta in rete elettrosaldata sulla quale verrà posata la pavimentazione. Il disegno della pavimentazione richiamerà gli elementi architettonici che allora occupavano la piazza, le cui fondamenta sono state oggetto dei ritrovamenti: le pietre orientate a 45°, che sottolineano la presenza dei pilastri angolari sui quali poggiava l'antico loggiato, saranno di dimensioni più grandi, ed in pietra di Assisi, color rosa/rosso compatto. I cordoli che delimiteranno le fasce del quadrilatero saranno in pietra arenaria ma con finitura diversa rispetto a quelle interne ai riquadri risultanti dal disegno individuato: queste, sempre in pietra arenaria, avranno direzione di posa ortogonale rispetto a quelle del resto della piazza.