Tornano ad essere tre i candidati allo scranno di sindaco a Norcia. Il Tar dell’Umbria ha infatti accolto il ricorso presentato da Nicola Alemanno, ex primo cittadino ed attuale leader dell’opposizione, contro la ricusazione della sua lista “Rispetto per Norcia” da parte della commissione elettorale di Spoleto. Esclusa per una mera questione formale – le firme a sostegno erano state apposte su fogli privi del simbolo della lista – Alemanno aveva annunciato il pronto ricorso alla giustizia amministrativa, avendo dalla sua la ricevuta di presentazione regolarmente rilasciata dal segretario generale del comune.
Dichiarazioni postume – Tanto è bastato per far sì che i giudici accogliessero il suo ricorso, “aiutati” anche dalle dichiarazioni postume di 40 cittadini, firmatari della lista, attestanti la loro piena coscienza al momento della sottoscrizione sul simbolo, sul candidato sindaco e sui 12 aspiranti consiglieri comunali. Ci sono “molteplici elementi – si legge nel dispositivo – che forniscono univoco quadro indiziario della consapevole formazione della volontà dei presentatori della lista”.
Contrassegno “spillato” – Senza contare che il contrassegno, pur non essendo presente direttamente sui fogli, era allegato con un fermaglio. “Lo scopo perseguito dal citato art. 28 c. 4 d.P.R. 570/1960 – recita ancora il documento – deve ritenersi raggiunto anche qualora, pur in assenza della materiale incorporazione del contrassegno sia nondimeno acclarata la piena consapevolezza dei firmatari in merito alla riferibilità della sottoscrizione ad una determinata lista con una specifica composizione”. Il 25 maggio, in conclusione, anche Nicola Alemanno e i suoi 12 aspiranti consiglieri comunali saranno della partita.
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