PD orfano, Congresso 'sì' o 'no'? | Dem Umbria già in marcia per il 2019 - Tuttoggi.info

PD orfano, Congresso ‘sì’ o ‘no’? | Dem Umbria già in marcia per il 2019

Alessia Chiriatti

PD orfano, Congresso ‘sì’ o ‘no’? | Dem Umbria già in marcia per il 2019

Segretario Leonelli schiera le truppe verso le elezioni | L'accordo non si trova
Mar, 13/06/2017 - 08:26

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Direzione a tratti infuocata quella di ieri pomeriggio (12 giugno) in casa PD, a un giorno dalle elezioni amministrative in 7 Comuni dell’Umbria e in alcune grandi città d’Italia, da Parma a Palermo.

Nulla a che vedere con i risultati del voto, che vedono i grillini fuori dai ballottaggi nelle principali città dello stivale, la rivincita di Pizzarotti, l’autogol del Movimento a Genova.


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In casa PD c’è chi però vuole correre ai ripari, in vista di probabili elezioni politiche anticipate, ventilate negli ultimi giorni già per ottobre, legge elettorale permettendo. I giochi poi si complicano e assumono sempre più le sembianze di un rebus con le tessere da sistemare, Comune per Comune, segreteria per segreteria, se si pensa alle prossime elezioni amministrative.

Il tempo stringe: Perugia e Spoleto, dopo la debacle per il centrosinistra e la consegna dei municipi alle giunte di Andrea Romizi e Fabrizio Cardarelli, andranno alle urne verosimilmente nel 2019; la Terni di Di Girolamo scricchiola dopo le note vicende giudiziarie. Anche Gubbio tornerà a votare nel 2019. E non è di certo troppo presto per pensare al futuro dei nuovi inquilini di Palazzo Donini, sede della Regione Umbria, per i quali si voterà nel 2020.

Non solo: il PD è rimasto orfano di tanti suoi iscritti confluiti nel nuovo partito Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. La mossa era cominciata con l’abbandono al partito di Renzi del consigliere regionale Attilio Solinas. Si è poi assistito al passaggio in Mdp di circa 70 tra ex consiglieri, membri di alcune segreterie e più in generale del PD. Solo per citare alcuni nomi: l’ex sindaco di Perugia ed ex consigliere regionale Renato Locchi, Andrea Mazzoni, già membro della segreteria del piddì perugino, Valerio Marinelli, Stefano e Piero Mignini.

Rappresentanti che se ne vanno, vuoti che dovrebbero essere colmati, segreterie da rifare: una riflessione che anche il dimissionario segretario del PD di Perugia, Francesco Giacopetti, aveva provato a lasciare sul tavolo in chiusura della sua parentesi politica, circa due settimane fa. “Un passo indietro – aveva detto – per mettere alla porta ogni alibi rispetto all’impegno per il partito e per la città e per aprire una fase di confronto vero sulle sfide che ci aspettano”.


>>> Pd di Perugia, dimissioni in blocco nella segreteria


In piazza della Repubblica, a Perugia, quindi, il segretario regionale del partito, Giacomo Leonelli, ieri pomeriggio ha richiamato la direzione del partito a stringersi attorno al verbo del ‘fare’. Parola d’ordine è riorganizzarsi, per evitare di trovarsi a ridosso delle future elezioni con una segreteria regionale in scadenza di mandato e senza una guida che sappia imprimere una virata decisa alla conquista di roccaforti andate perdute.

Le segreterie di alcuni importanti Comuni in Umbria (tra cui appunto Perugia) devono essere rinnovate entro il prossimo ottobre. Motivo per cui, Leonelli (il cui mandato da segretario regionale terminerà a febbraio 2018) ha proposto in direzione di anticipare il congresso. Decisione che resta al vaglio della stessa direzione del PD e su cui ancora non è stata trovata la quadra: complice il clima di ieri non proprio disteso per via di alcuni interventi non certo concilianti, è stato tutto rimandato a venerdì prossimo, giornata entro la quale verranno fatte le verifiche sulla fattibilità e sulla possibilità reale di anticipare il congresso.

A Leonelli segretario regionale per ora non rimane che fare il punto all’indomani delle elezioni amministrative: “il Pd vince la sfida del governo dei territori e continua a dimostrarsi interlocutore credibile e affidabile, il centrosinistra tiene e supera la prova del voto. La tornata elettorale per il rinnovo delle amministrazioni locali appena conclusa ci lascia segnali incoraggianti e ci pone di fronte a nuove sfide con le quali misurarci con competenza e innovazione”. E’ quindi tempo per fare i conti con i risultati, contando, dati alla mano, i municipi dove il PD ha resistito. “Nel complesso – spiega Leonelli – registriamo dati positivi nelle realtà più grandi, quelle dove può esserci una lettura politica del voto. A Narni – aggiunge Leonelli – il sindaco De Rebotti centra un risultato straordinario: una meritata vittoria al primo turno, difficilissima visto il numero di candidati e considerato il panorama nazionale, frutto di anni di impegno per il bene comune e di buon governo. Bene Rossini a Todi, col quale ora saremo al lavoro per l’obiettivo ballottaggio. Nelle realtà più piccole, come è normale, prevalgono dinamiche civiche, sia dove si è vinto – come a Cascia, dove De Carolis vince bene, a Monteleone di Spoleto, a Valtopina, dove l’affermazione di Baldini, candidato e segretario del Partito Democratico cittadino, è imponente – sia dove si è perso – come a Deruta, dove la lista vincente e il neo eletto sindaco Toniaccini dimostrano, come temevamo, di saper intercettare un consenso trasversale a scapito degli schieramenti tradizionali”.

Al lavoro anche per il ballottaggio – “Per quanto riguarda il Pd – ancora Leonelli – non posso che esprimere soddisfazione per il dato complessivo, che evidenzia un consenso consolidato: a Todi cresciamo rispetto alle amministrative 2012, il dato più omogeneo per un raffronto, di quasi un punto percentuale, a Narni ci attestiamo di poco sotto ma con una lista ‘del sindaco’ che sfiora i 10 punti percentuali e che ovviamente intercetta molti nostri potenziali consensi. Ovunque, dove si è votato, portiamo in consiglio comunale persone preparate e appassionate e tra i primi degli eletti c’è una generazione di giovani che coniuga innovazione e competenza, a dimostrazione di un progetto che nei territori sa rinnovarsi”. “Da oggi – conclude Leonelli – saremo al lavoro per l’elezione di Carlo Rossini a sindaco di Todi e soprattutto per assicurare alle nostre città un governo serio, affidabile, capace di ascoltare e di interpretare i bisogni delle persone. A tutti i candidati e agli eletti vanno il mio più sincero ringraziamento per la passione e per l’impegno spesi in campagna elettorale, le mie congratulazioni, i miei auguri di buon lavoro”.

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