Il Badia ha come stemma un cavaliere romano a cavallo con elmo, cimiero e lancia, ed i suoi colori sono il bordeaux e il bianco. Era uno dei rioni più importanti fra le contrade storiche di Foligno, almeno per quanto riguardava il numero di residenti che contava, visto che era la contrada più estesa della città. Tuttora è un rione popolato e frequentato da molti folignati anche non facenti parte della contrada, grazie soprattutto al clima sereno ed accogliente che si può respirare fra le mura della taverna.
Il termine Badia deriva da “Abbadiae”, ossia, fa riferimento alla Abbazia sita nei pressi dell'attuale Piazza G. Garibaldi dove sorgeva il Monastero di Frati Benedettini di San Salvatore che risale a metà del '500. Passione e amore, sono queste le parole che risuonano nell'animo del cavaliere folignate Emanuele Filippucci che quest'anno cavalcherà Street Boogie. Sono ormai tanti anni che è nel mondo dei cavalli ma è solo la passione e l'amore per questi animali che lo hanno fatto andare sempre avanti, spingersi ogni volta oltre il limite, guardare al di là della soglia e tirare fuori il meglio di se stesso e del cavallo.Dal '94 Raoul Baldaccini è il priore del Badia, ma dichiara di aver sempre frequentato la taverna del Badia, molto prima di diventarne priore. Quando gli si chiede cosa ne pensa del nuovo regolamento della giostra risponde: “al di là del cambiamento in sé che vuole il rimpiccolimento degli anelli che i cavalieri devono infilare in corsa con la lancia, non trovo giusto che la decisione sia stata imposta dal Comitato Centrale. Doveva essere – aggiunge – una decisione che andava discussa tra i priori e messa ai voti, la maggioranza avrebbe deciso se attuare l'innovazione oppure no”. La taverna del Badia è indubbiamente tra le più belle di tutti i rioni. “La taverna è bella, – sottolinea il priore – ma le varie amministrazioni che si sono succedute, sono state abili nel mantenerla e in alcuni casi a migliorarla. L'atmosfera tra i quintanari è molto calorosa, e anche un po' di sana competizioni non guasta, ovviamente – conlude – il rispetto tra noi è la prima cosa; solo al campo, durante la giostra ci si lascia più andare, e si vede solo il proprio cavallo e si lotta con lui per la vittoria”.
Tra le specialità della cucina una nuova pasta tricolore e gli arrosti che quest'anno, visto l'acquisto del nuovo braciere, saranno ancor più succulenti. Dati i presupposti, una visita alla taverna del Badia è d'obbligo, per vivere in un bel clima, degustare le loro specialità e visitare i locali che sono davvero di una straordinaria bellezza.
(Valentina Ballarani)