Vertenza TCT, azienda conferma cassa integrazione per i lavoratori. Il 10 gennaio vertice in Prefettura con Ast
Nella giornata di ieri, 4 dicembre, i sindacati hanno incontrato i vertici dell’azienda TCT per definire alcune questioni riguardanti la chiusura dell’azienda e lo stato di trattativa con Ast. Secondo quanto riferito dai sindacati l’azienda “si è resa disponibile a coprire i lavoratori con la cassa integrazione per mancanza di commesse confermata anche dall’allungamento della fermata del Tubificio di Terni”. E questa è sicuramente una buona notizia per i lavoratori della TCT che sperano anche nell’altra novità emersa nel tavolo di ieri: TCT ha confermato, infatti, che il prossimo 10 gennaio, presso la Prefettura di Terni, riprenderà la trattativa con Ast: “La stessa proprietà – s legge in una nota congiunta dei sindacati – ha manifestato la necessità del Tubificio di Terni di prelevare il materiale già processato e stoccato nei magazzini della TCT”.
Vertenza TCT: assemblea positiva, lavoratori riprendono l’attività
Dopo l’assemblea di ieri sera, i lavoratori, come sottolinea la nota dei sindacati, “hanno dato la massima disponibilità alla ripresa delle attività, mettendosi a disposizione per le spedizioni del materiale stoccato. Gesto non scontato, nonostante tutte le preoccupazioni dei lavoratori che si sono sentiti dire che la loro azienda non ripartirà. Questo è un atto di responsabilità delle maestranze – conclude la nota – che non possono pagare il prezzo di una trattativa tra privati, ai quali chiediamo altrettanta responsabilità per arrivare ad un esito positivo della vicenda, considerando che il territorio non può permettersi ulteriori perdite occupazionali”.