La Provvidenza è importante, ma a volte va aiutata. Ed è in questo modo che una casa famiglia che ospita persone diversamente abili può riuscire ad ottenere un finanziamento per acquistare un nuovo pulmino.
E' quello che è successo all'Oami di Baiano, la struttura – opera segno della Caritas diocesana presieduta da Egidia Patito. “Per caso ci siamo imbattuti nel sito internet di Enel Cuore e per caso abbiamo notato che era possibile richiedere dei contributi. Il resto poi lo hanno fatto le persone di buona volontà”.
Dopo la compilazione dei moduli per richiedere un finanziamento alla branchia che si occupa di solidarietà nell'azienda energetica italiana, alla Casa famiglia spoletina è arrivato un incaricato dell'Enel Cuore, che ha avuto modo di conoscere questa realtà e ha potuto constatare il credito sociale che l'Oami ha nella comunità spoletina. Da qui il finanziamento del nuovo pulmino, attrezzato per il trasporto delle persone che vivono nella struttura.
Un mezzo di grande utilità per la casa famiglia e che è stato consegnato durante una cerimonia ufficiale che si è tenuta questo pomeriggio presso la sede dell'Oami. Per conto di Enel Cuore c'erano Giuseppe Ferrara e i responsabili di zona dell'Enel. A tagliare il nastro è stato invece il vicesindaco Daniele Benedetti. “La presenza di tutta questa gente oggi pomeriggio, nonostante il caldo, dimostra come questa opera segno sia importante per questa zona, come questi ragazzi siano il motore del territorio” ha evidenziato Benedetti, a cui ha fatto eco l'assessore alle politiche sociali Manuela Albertella. Quest'ultima ha sottolineato come si trattasse di “una giornata che segna un altro passo di crescita di questa realtà”. Presenti alla cerimonia anche il senatore Domenico Benedetti Valentini, l'assessore comunale Patrizia Cristofori, il consigliere Alessandro Bocci, il presidente della Spoleto Credito e Servizi Fabrizio Cardarelli e per l'Asl 3 la dottoressa Iannucci. A dare la benedizione al mezzo è stato il vicario generale monsignor Luigi Piccioli, attorniato da altri due sacerdoti: monsignor Eugenio Bartoli e don Renzo Persiani.
(Sara Fratepietro)