Gianluca Stafisso secondo i media locali, serabbe stato ucciso da una scarica elettrico prodotta da un cavo tv, resta in piedi l'ipotesi suicidio anche se è ancora da verificare
Sarebbe morto folgorato da una scarica elettrica Gianluca Stafisso, il 56enne assisano ritrovato senza vita in un centro immigrati di Tokyo (Giappone).
Questa ipotesi, emersa soprattutto dai media locali (e confermata anche dal medico dell’ospedale), sarebbe comunque strettamente collegata alla pista suicida, la più battuta dagli investigatori. Sempre da fonti giapponesi si apprende anche che la scossa fatale potrebbe essere arrivata da un cavo della tv.
Il fotografo e designer di Castelnuovo di Assisi viveva nel paese del Sol Levante da oltre 15 anni, ma negli ultimi due si trovava a dormire sotto un ponte, conducendo una vita da senzatetto, come testimoniato da lui stesso in numerosi video in rete (nella foto un frame). Tutto ciò sarebbe successo dopo la fine del suo matrimonio con una donna giapponese, come emerso dai filmati, nei quali accusava quest’ultima di averlo ridotto sul lastrico.
L’umbro era stato fermato e portato nel Centro immigrati di Shinigawa – “Tokyo Regional Immigration Services Bureau” – solo lo scorso 25 ottobre. Si tratta di una struttura dove di fatto vengono detenuti gli stranieri in Giappone che hanno violato le norme sull’immigrazione e non possono rientrare in tempi rapidi nel loro Paese.
Qui, meno di un mese dopo, Stafisso è stato trovato morto nella sua stanza alle ore 7.20 del 18 novembre, addirittura un’ora dopo il controllo di routine del personale, che non avrebbe rilevato alcuna anomalia. L’uomo, inoltre, da quanto emerge, avrebbe sempre goduto di buona salute, dettaglio che non fa pensare certo al decesso per una qualsiasi patologia.