Non solo telefoni cellulari, biciclette, mazzi di chiavi, monili vari, borse e carte di credito arrivano all’ufficio oggetti smarriti di Città di Castello. Gli agenti della Polizia municipale tifernate, infatti, in questa calda estate, hanno dovuto annotare nell’apposito registro addirittura quattro suini, una pecora e un pony, letteralmente volatilizzati all’insaputa degli ignari proprietari.
“Siamo arrivati ad oltre 100 rinvenimenti, da giugno ad oggi sono oltre una trentina, il periodo estivo è quello in cui la gente è più distratta – precisano l’appuntato Giacinto Selleri e l’agente Gabrio Campagni – senza contare poi le chiavi e altri oggetti che vengono immediatamente restituiti e che non vengono registrati. I giorni di mercato sono quelli in cui i documenti e le chiavi sono smarrite più facilmente. Gli smarrimenti dei cellulari sono calati vistosamente negli ultimi tempi, forse perchè hanno un valore economico consistente. C’è chi ha denunciato la scomparsa di 4 suini in un solo colpo”. Un caso inedito e alquanto bizzarro, dunque, che comunque certifica il prezioso lavoro “estivo” degli agenti negli uffici di via XI settembre nel quartiere San Giacomo e al Loggiato Gildoni.
Va ricordato che tutti gli oggetti smarriti o ritrovati e consegnati al Corpo di Polizia Municipale, restano in custodia sotto scorta fino al termine di un anno e un mese ed un giorno dalla data del ritrovamento e consegna agli agenti dell’ufficio apposito. Trascorso quel periodo, se il legittimo proprietario non si è nel frattempo presentato, chi ha ritrovato l’oggetto, esibendo documenti e apposita ricevuta ne consegue la proprietà definitiva. I poveri animali dispersi sperano ovviamente che il loro legittimo padrone venga presto a reclamarli, per non ritrovarsi, tra qualche mese, in un appartamento del centro storico…