Treni, l’Umbria viaggia in terza classe. Se va bene. La rabbia dei passeggeri – Dì la tua - Tuttoggi.info

Treni, l’Umbria viaggia in terza classe. Se va bene. La rabbia dei passeggeri – Dì la tua

Redazione

Treni, l’Umbria viaggia in terza classe. Se va bene. La rabbia dei passeggeri – Dì la tua

Lun, 05/03/2012 - 14:33

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La rabbia corre lungo la linea ferroviaria umbra. Da Perugia fino ai confini del Lazio, lungo le stazioni di Foligno, Spoleto e Terni. A scatenare l’ennesima protesta è stata la soppressione odierna dell’Ic531, il treno che parte da Perugia alle 6.43 e arriva a Roma Termini alle 8.58. Quando parte. Nell’ultimo mese, senza considerare i disagi per il periodo condizionato dalle precipitazioni nevose,
sono state almeno due le soppressioni dell’Ic che accompagna studenti, professionisti e funzionari nella Capitale.
Rabbia in stazione – così oggi nelle quattro principali città dell’Umbria tutti sono rimasti con un palmo di naso nel guardare sul cartellone elettronico la dicitura “SOPPRESSO”. Le mani frugano nelle tasche alla ricerca del cellulare per informare il proprio ufficio che si farà tardi, che bisogna attendere il prossimo treno: “oramai i colleghi ti guardano con fare sospetto, come a dire ‘anche oggi non ha sentito la sveglia’….è insopportabile in un paese civile” sbotta una signora che lavora presso una sede diplomatica della Capitale. Sconcertato anche il professor Aurelio Ghersi, ordinario di Tecniche delle costruzioni all’Università di Catania, che tutte le settimane sale a Spoleto per ricongiungersi con la famiglia. “E’ una situazione insostenibile – dice il docente – ero un affezionato dei treni, in 20 anni ho calcolato di aver percorso più di 1 milione di chilometri, ma cose simili ti fanno passare la voglia di prenderlo. Avevo un volo per Catania e per questo inconveniente ho dovuto prenotarne un altro…mi costerà ulteriori 200 euro senza considerare che sono saltati tutti gli impegni che avevo in agenda. E nessuno che ti dia una spiegazione, una motivazione per tutto questo”. E’ più fortunato Mario, un impiegato ministeriale che parte da Terni: “alla stazione mi hanno detto che è stato soppresso perché il treno si è rotto ieri sera” dice a Tuttoggi.info “vien da ridere a pensare che Trenitalia non è in grado di sostituire un mezzo in 6-8 ore”. Disagi che sono sempre più diffusi lungo tutta la penisola, come ha avuto modo di raccontare la scrittrice Susanna Tamaro in un recente articolo sul Corriere della Sera (clicca qui)
Il ‘caso’ Spoleto – l’Umbria sembra proprio viaggiare in terza classe, come conferma anche la presenza di un solo Es, il Roma-Ravenna che non ferma neanche dappertutto. Il caso più eclatante è quello di Spoleto, la caput umbriae della cultura, la città del festival dei due mondi, che il 9325 lo vede solo transitare. Sarà che la città non può vantare di essere capoluogo di regione e neanche di provincia. Che non ha neanche esponenti di spicco della politica (come invece Foligno, anche se Spoleto qualche parlamentare negli anni lo ha eletto e continua ad eleggere) che avranno sicuramente fatto pressione sui vertici della fu Ferrovie dello Stato, fatto è che la città turistica, la quarta per importanza demografica dell’Umbria, non figura fra le tappe di questo Eurostar. Un danno di non poco conto per il traffico dei passeggeri. Che potrebbero usufruirne alle 9.15 in direzione Roma e ripartire da qui alle 17.25 (con arrivo alle 18.30 circa). Già, potrebbero. La realtà è ben altra.
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