TERREMOTO SGARBI: DA BERLUSCONI ALLA LORENZETTI, TUTTI NEL MIRINO. BOCCIATA CHIESA FUKSAS A FOLIGNO, MOSTRO MURA A SPOLETO “ORRIBILE, COME LA PEDOFILIA” (Foto e 2 Video) - Tuttoggi.info

TERREMOTO SGARBI: DA BERLUSCONI ALLA LORENZETTI, TUTTI NEL MIRINO. BOCCIATA CHIESA FUKSAS A FOLIGNO, MOSTRO MURA A SPOLETO “ORRIBILE, COME LA PEDOFILIA” (Foto e 2 Video)

Redazione

TERREMOTO SGARBI: DA BERLUSCONI ALLA LORENZETTI, TUTTI NEL MIRINO. BOCCIATA CHIESA FUKSAS A FOLIGNO, MOSTRO MURA A SPOLETO “ORRIBILE, COME LA PEDOFILIA” (Foto e 2 Video)

Lun, 15/09/2008 - 20:00

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Perugia – E’ lo Sgarbi che ti aspetti, quello che non fa certo più notizia per il ricorso agli insulti e alle parolacce. Ma capace sempre di attirare l’attenzione con i suoi giudizi al vetriolo. Complice il suo semplice, invidiabile e originale modo di spiegare l’arte. Neanche ieri sera si è risparmiato, ospite al Golf Club per un incontro organizzato dal professor Alberto D’Atanasio dal titolo “Dialogo sulla bellezza – Oltre l’arte, oltre la politica…sarà la bellezza a rendere migliore l’Umbria e non solo?”. A Perugia è arrivato in mattinata con tutta la famiglia (mamma, papà, sorella, e la fidanzata Sabrina Colle) per l’inaugurazione a Palazzo Baldeschi della Mostra “Da Corot a Picasso. Da Fattori a De Pisis” curata proprio da Sgarbi.

La Venere arcaica – Tutti a tavola fino a quando D’Atanasio invita il sindaco di Salemi a prender posto al centro della sala. Sul proiettore scorre l’immagine della Venere di Willendorf. Sgarbi ricorda così il suo passato politico: dal veto posto da Covatta per una candidatura nel Psi di Craxi (“gli diedi della faccia di prosciutto, mi querelò e dovetti pagare 60milioni lire”) alla candidatura con i Liberali. “Sono stato candidato anche qui in Umbria dove però, lo sapete, qui son tutti comunisti, son comunisti più per abitudine….gli umbri sono dei grandi mangiatori e grandi chiavatori”. E ancora il suo rapporto con Berlusconi, fino alla sua nuova avventura a Salemi a capo della giunta della cittadina.

La peluria della Bindi e il sorriso della Lorenzetti – D’Atanasio ‘stuzzica’ l’ex parlamentare – d’altra parte si conoscono da anni – mandando sul maxischermo un collage con i volti di sei donne di potere: Rosy Bindi, Letizia Moratti, Maria Rita Lorenzetti, Daniela Santanchè, Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna. “Ci vedo almeno tre uomini” provoca Sgarbi. Comincia dalla Bindi, e non ci va tenero: “la prima volta che l’ho vista non riuscivo proprio a farmela piacere, la guardavo come fosse…D’Atanasio. Vedevo questa strana peluria, un po’ da porcellino…sentivo che la stavo mortificando perché non riuscivo a guardarla…”. Poi un altro aneddoto “La Bindi viene da me con la Rosa Russo Iervolino per chiedermi di introdurre nelle scuole la materia di ‘educazione sessuale obbligatoria’. Dissi loro ‘bene, credo che sia un tema da approfondire per cui andate, fate delle prove pratiche e poi tornate da me!’. Non son più tornate e la scuola è stata liberata da questo rischio”. Ciò che penso della Moratti lo sapete…è recente”. Ci va decisamente più cauto con la Lorenzetti “beh la conoscete meglio di me, dire che sia proprio una ragazza….diciamo che sorride come una ragazza di 20 anni, anche se qualche sospetto me lo incute”.

Dalla Santanchè alla Carfagna – tocca alle più affascinanti. “Le altre tre – indica Sgarbi – sono la Santanchè, una finta cattiva, una ragazza buona come il pane (la Prestigiacomo, n.d.r.) diventata ministro, perchè Berlusconi deve far confusione fra miss e minis…e la Carfagna che, come tutti sanno, ministra c’è diventata per i suoi meriti culturali”.

Il fallimento di Berlusconi – si arriva così alle intercettazioni di Saccà che dimostrerebbero il “fallimento di Berlusconi”. “Benché potente – dice alla platea Sgarbi – non è riuscito a raccomandare le sue protette, neanche per farle diventare veline di Striscia. Il fallimento è dimostrato. Se deve assistere una sua protetta gli riesce meglio metterla a fare la ministra”.

Si arriva a Foligno con una foto della Chiesa che sarà realizzata su progetto di Massimiliano Fuksas. Sgarbi borbotta qualcosa che non arriva alle orecchie dei più. “Come? E' un cubo…non ho capito” fa D’Atanasio. “Beh, la stessa cosa” aggiunge Sgarbi “tanto non l’ha capita neanche lui… gli hanno dato un po’ di soldi… Fuksas per sé fa una bella architettura, basta andare nella sua Pantelleria, laggiù fa cose belle, perché ci vive. Per il popolo, per i suoi committenti fa di queste ….”

26 chilometri più a sud c’è Spoleto e il ‘mostro delle mura’. “Dal festival dei due mondi al festival dell’orrore edilizio” lo ha liquidato Sgarbi in un suo recente libro. Al Golf Club non cambia idea, anzi ci mette un carico e quando vede in foto il Palazzo di Via Martiri della Resistenza ne traccia un commento di portata generale. “Son forme così, orribili, come la pedofilia… sono pedofili a piede libero, architetti, sindaci, andrebbero presi e arrestati. Il 70% degli architetti andrebbe arrestato al momento della laurea. Il 30% li puoi reclutare”

Il vero problema della architettura contemporanea – conclude Sgarbi – non sono le forme ma i materiali. L’uso del cemento armato, le grandi vetrate, l’acciaio hanno creato una dissonanza. Colpa più dei materiali, dunque, che delle forme. Se si facesse ricorso all’uso di laterizi, coppi come è successo per sette secoli a Venezia ci sarebbe una maggiore armonia”.

Il lapsus su Gnoli – nel parlare della Gioconda, “la più grande puttana nella storia delle arti figurative con quel suo sorriso, quel modo di ammiccare”, Sgarbi ha ricordato l’opera dello “spoletino Domenico Gnoli che dipinse la Gioconda di spalle”. Un lapsus dal momento che Domenico Gnoli era nato a Roma, anche se a Spoleto era stato presente alla Prima Mostra Internazionale di Arti Figurative coordinata (1953 – Palazzo Collicola) e nel 1958 aveva realizzato la scenografia e i costumi per il John Butler Ballet al Festival dei Due Mondi. Un errore non grave però, dettato probabilmente dal fatto che, come lui stesso ha ammesso a fine serata a microfoni spenti, fra oggi e domani dovrebbe essere a Spoleto per incontrarsi con una autorità del luogo. E visitare la mostra di Leoncillo-Pascali.

Sindaco di Perugia? Alla fine del ‘Dialogo’, c’è chi chiede se sarebbe interessato ad una candidatura per la poltrona di Sindaco del capoluogo di regione. “La cosa non mi dispiacerebbe – ribatte Sgarbi – la valuterei con molta attenzione. Tanto so che il Pd non me la proporrà mai”.

(Carlo Ceraso)

Video – “Umbri grandi mangiatori e grandi chiavatori” – CLICCA QUI

(pubblicato alle 17)


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