Lavoreranno a Paganica, nell’epicentro del sisma, i 100 volontari umbri della Protezione Civile giunti in Abruzzo alle 18.30. Erano partiti alle 13 dall’Aviosuperficie di Terni per raggiungere L’Aquila e ricevere la loro destinazione. Non hanno fatto in tempo neanche a raggiungere la Caserma degli Alpini, dove avrebbero dovuto ricevere le istruzioni sul da farsi, perché ad attenderli all’ingresso in città hanno trovato un coordinatore dei soccorsi che ha indicato loro la strada per Paganica. La terrà lì continua ancora a tremare. Alle 18.41 l’ultima scossa di 3,2° della Richter. “Il viaggio è andato bene – dice al telefonino il coordinatore per Spoleto Giulio Capoccioni, già vigile del fuoco – abbiamo trovato la strada libera da ingorghi e ostacoli. A Paganica è stato allestito già un primo campo, c’è tanto personale dei Vigili del fuoco, e protezione civile. L’elisoccorso fa continuamente la spola. Alcune zone sono state colpite duramente, altre mi sembra che abbiano riportato danni lievi. E’ uno scenario surreale”. Sono già al lavoro i 100 volontari che contano per le 22.30 di aver allestito la tendopoli che hanno portato dall’Umbria. Per fortuna da qualche minuto ha smesso di piovere. E’ comunque una corsa contro il tempo perche, dopo una giornata di sole, la temperatura sta scendendo in questa cittadina, frazione de L’Aquila (dista appena 7 km), che si trova ai piedi del Gran Sasso. I suoi 7mila abitanti stanno vivendo con grande dignità questo terribile momento.
Chiediamo a Capoccioni di parlare con uno dei suoi colleghi: “è davvero terribile – dice un volontario che preferisce non svelare la su identità – una vera devastazione. Quando siamo entrati in città ad alcuni di noi sono scese le lacrime sul viso”.
(foto dell'ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato)