Con quattro voti a favore (Massarini, Settimi, Panfili e Zualdi) e tre contrari (Zampa, Rossi, Alessandro Cretoni) il regolamento sull’introduzione a Spoleto della tassa di soggiorno passa in commissione normativa e il 16 approderà in consiglio comunale per la definitiva approvazione. Non sono mancate, anche nella seduta odierna, le consuete scaramucce tra maggioranza e opposizione, con una Laura Zampa particolarmente ‘battagliera’. Ad esempio sulla scelta di far pagare l’imposta anche alle scolaresche che scelgono Spoleto per i viaggi di istruzione: “una soluzione che rischia di ragliarci fuori dal circuito regionale a discapito di altri comuni”, il suo commento.
Non si paga fino a 14 anni – Non ci sono modifiche sostanziali alla bozza di regolamento discussa la scorsa settimana, eccezion fatta per il limite di età al di sotto del quale non si pagherà l’imposta: dai 12 anni si passa infatti ai 14. Per il resto solo qualche accorgimento formale che, in ogni caso, non è bastato a convincere del tutto i consiglieri di minoranza a ‘sposarlo’. Secondo Giampaolo Emili (presente in qualità d capogruppo pur senza diritto di voto) “quello che è mancato è stata un’attenta valutazione delle possibili alternative ad una situazione che potrebbe far perdere dei pernottamenti alle strutture ricettive di Spoleto”. “Non siamo contrari ideologicamente all’introduzione della tassa di soggiorno – gli ha fatto eco Dante Andrea Rossi durante le dichiarazioni di voto -, quello che non ci trova d’accordo è la decisione di introdurla già da questa stagione senza prima aver concertato il percorso con tutte le parti in causa e in anticipo rispetto alla maggiorparte dei comuni umbri”.
Dove andranno a finire i soldi – Altro punto su cui le opposizioni sono tornate a chiedere un impegno serio all’amministrazione è quello del vincolo degli introiti dell’imposta. Troppo ampio, secondo alcuni, il concetto del recupero di beni culturali e ambientali. In realtà, ha spiegato la presidente Massarini, sarà compito dell’osservatorio permanente verificare di volta in volta la destinazione dei fondi. “Perché dovremmo precluderci la possibilità di usare gli introiti dell’imposta per ristrutturare un monumento e un bene ambientale se fossero utili ad eventi o manifestazioni?”, ha spiegato ai colleghi.
Agevolazioni per i gruppi – Spetterà invece alla giunta, di anno in anno, determinare le cifre da corrispondere, che cambieranno a seconda della tipologia di struttura ricettiva scelta: per quest’anno la forbice varia da 0,80 a 1,50 euro. Una particolare attenzione, infine, verrà riservata ai gruppi. La proposta che l’amministrazione porterà sui banchi del consiglio comunale è quella di far pagare 80 centesimi a persona al di là della tipologia di struttura. I cui titolari saranno chiamati ad esporre alla clientela gli importi dell’imposta, a fornire un report mensile sull’andamento dei pernottamenti e, trimestralmente, a corrispondere al comune gli introiti. Previste, in caso di omissioni, multe da 25 a 500 euro, oltre ad una ‘trattenuta’ del 30% sugli importi non versati o versati in ritardo.
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