Si tratta di un atto dovuto, resta il fatto che da ieri sera tre persone sono ufficialmente iscritte al registro degli indagati per l'unica inchiesta possibile relativa alla strage del Broletto, nella quale le vite di Margherita Peccati e Daniela Crispolti sono state spezzate dal folle gesto dell'omicida-suicida Andrea Zampi.
Tre indagati. Un provvedimento formale quello deciso dalla Procura della Repubblica, che consentirà ai soggetti che a vario titolo hanno avuto un ruolo nel rilascio del porto d'armi ad uso sportivo all'omicida, di esercitare il loro diritto alla difesa. In particolare si tratta del medico che convalidò lo stato di salute dello Zampi definendolo “sano” e dei due funzionari della questura che avviarono e chiusero la pratica con il rilascio del titolo.
Le autopsie. Intanto nella tarda serata di ieri i medici legali Anna Maria Verdelli e Laura Paglicci Reattelli hanno ultimo le autopsie sui corpi delle due donne vittime della strage. Un delitto atroce, almeno tre i colpi sparati ad entrambe le vittime, al volto, al collo e al torace. Nella mattinata di oggi sarà eseguita anche quella sul corpo di Zampi, dove particolare rilievo avranno gli esami tossicologici, per stabilire se l'uomo fosse sotto stato di alterazione.
I funerali. Soltanto dopo il rilascio del nullaosta da parte del magistrato le famiglie decideranno se accettare l'offerta delle istituzioni di celebrare dei “funerali di stato” nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia e poi procedere con riti separati nelle rispettive città dove le vittime verranno sepolte: Todi e Trestina.
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