Alessandro Gassmann, Anna Foglietta, Beppe Fiorello, Franco Branciaroli, Antonio Latella, Luca De Filippo, la compagnia giovani del Teatro Stabile dell’Umbria e la compagnia Fabula Saltica: sono solo alcuni degli attori, dei registi, delle compagnie protagoniste a Spoleto della Stagione di Prosa 2015/2016 che si confrontano con (o si ispirano a) testi di Shakespeare, Wilde, Pirandello, De Filippo, Feydeau, Modugno.
La stagione di Prosa, presentata oggi a Palazzo Comunale dall’Assessore alla Cultura di Spoleto Gianni Quaranta e dal direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Franco Ruggieri, si apre domenica 15 novembre (ore 17) al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” con “La pazza della porta accanto” di Claudio Fava per la regia di Alessandro Gassmann con Anna Foglietta. Si tratta di uno spettacolo in Prima nazionale a Spoleto su un commovente testo di Claudio Fava che racconta l’appassionante storia d’amore tra Alda Merini e un giovane paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. Domenica 22 novembre ore 17 sempre al Teatro Nuovo, Giuseppe Fiorello interpreta Modugno. Dopo il grande successo nei più importanti teatri d’Italia “Penso che un sogno così…” arriva a Spoleto in esclusiva regionale. Lunedì 14 dicembre ore 21 al Teatro Nuovo va in scena “Enrico IV”, uno dei capolavori di Pirandello con l’intensa interpretazione di Franco Branciaroli. Giovedì 7 gennaio alle ore 21 al Teatro Nuovo la compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell’Umbria si cimenta con la messinscena del celebre testo di Oscar Wilde “The importance of being earnest”. La regia è affidata ad Antonio Latella, uno degli artisti più innovativi e stimati del mondo teatrale. Mercoledì 3 febbraio ore 21 per la regia Luca De Filippo va in scena “Non ti pago” commedia tra le più brillanti del repertorio edoardiano. Uno dei capolavori del teatro comico di tutti i tempi “A Scatola chiusa” di Feydeau viene presentato al Caio Melisso – Spazio Carla Fendi sia sabato 20 febbraio alle ore 21 e domenica 21 febbraio alle ore 17. Chiude la stagione di Prosa, venerdì 11 marzo ore 21, al Teatro Nuovo, uno spettacolo di danza, teatro e musica, ispirato ai “Sonetti” di William Shakespeare: si chiama “A Cuore Aperto” ed è una produzione Compagnia Fabula Saltica.
I nuovi abbonati possono iscriversi da sabato 7 a martedì 10 novembre. Gli abbonati della scorsa stagione possono riconfermare il proprio abbonamento per lo stesso posto da mercoledì 4 a venerdì 6 novembre. Il botteghino del Teatro Nuovo per sottoscrivere le nuove tessere è aperto da lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e dal sabato alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il prezzo del’abbonamento per i sette spettacoli è di 91 euro (ridotto 84) per la platea e palchi di platea e I ordine centrali, di 77 euro (ridotto 63) per palchi platea e I ordine laterali e II e III ordine. Il biglietto ridotto è valido per gli over 60 e per chi ha meno di 28 anni. È possibile sottoscrivere l’Abbonamento Scuola (per 4 spettacoli) da martedì 1 e mercoledì 2 dicembre.
Per informazioni e per ritirare l’abbonamento contattare: tel. 338 8562727
Il costo dei biglietti è il seguente: Per platea, posto palco platea centrale,
posto palco i ordine centrale: intero 21 euro (ridotto 18 euro). Posto Palco platea laterale
I ordine laterale, II – III ordine centrale 17 euro (ridotto 14). Posto palco II E III ordine laterale, galleria 10 euro. Per prenotazioni telefoniche: Botteghino Telefonico Regionale del teatro stabile dell’Umbria al numero tel. 075 57542222 tutti i giorni feriali dalle 16 alle 20 fino al giorno precedente lo spettacolo.
Per la vendita dei biglietti: botteghino teatro nuovo – GIAN CARLO MENOTTI – tel. 0743 222647 il giorno dello spettacolo dalle 16. Vendita on line: www.teatrostabile.umbria.it
SCHEDE DEGLI SPETTACOLI
Domenica 15 novembre ore 17
Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO
di Claudio Fava uno spettacolo di Alessandro Gassmann
con Anna Foglietta, Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio spazio scenico Alessandro Gassmann con la collaborazione di Alessandro Chiti costumi Mariano Tufano musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi disegno luci Marco Palmieri videografia Marco Schiavoni una produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro Stabile di Catania
Debutta in Prima nazionale a Spoleto il nuovo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Un commovente testo di Claudio Fava per raccontare l’appassionante storia d’amore tra Alda Merini, donna complessa dal carattere malinconico, e un giovane paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. A dare voce e volto alla “poetessa dei navigli” e ai suoi emozionanti versi, Anna Foglietta che, affiancata da un folto e affiatato gruppo di attori, si cala con intensità nei panni della giovane in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature. Con la sapiente regia di Alessandro Gassmann, un lavoro che saprà emozionare il pubblico.
domenica 22 novembre ore 17
Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
PENSO CHE UN SOGNO COSÌ…
di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni
con Giuseppe Fiorello regia Giampiero Solari musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma
una produzione Nuovo Teatro IBLA Film
Dopo il grande successo nei più importanti teatri d’Italia Penso che un sogno così… arriva a Spoleto in esclusiva regionale. “Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme a un avventuroso gioco di specchi.” Giuseppe Fiorello
lunedì 14 dicembre ore 21
Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
ENRICO IV
di Luigi Pirandello con Franco Branciaroli e Viola Pornaro, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti e Valentina Violo, Tommaso Cardarelli, Giovanni Battista Storti e con (in o.a.) Sebastiano Bottari, Andrea Carabelli, Mattia Sartoni regia Franco Branciaroli scene e costumi Margherita Palli luci Gigi Saccomandi una produzione CTB Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati
Considerato uno dei capolavori di Pirandello Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. “Branciaroli offre di Enrico una interpretazione bellissima, carica di crudeltà, fatica di vivere, lucidità verso un senso della vita che sfugge e bisogna reinventare, rendendo quasi visibile il processo del reale che perde peso e consistenza nella misura in cui tra la finzione e l’arte ne acquistano: la realtà dei personaggi reali è ben poca cosa rispetto alla verità complessa della “finzione” del personaggio irreale. Bravi gli attori che efficacemente seguono il dettato registico. Folgorante il finale nel quale Enrico, nella bella scena di Margherita Palli, sale su un cavalluccio da giostra pronto a scomparire tra essere e apparire.” Magda Poli, Corriere della Sera
giovedì 7 gennaio ore 21
Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
L’IMPORTANZA DI ESSERE EARNEST
regia Antonio Latella da Oscar Wilde
trad. e adattamento Federico Bellini con Francesco “Bolo” Rossini e Caroline Baglioni, Edoardo Chiabolotti, Vittoria Corallo, Caterina Fiocchetti, Stefano Patti, Ludovico Röhl, Samuel Salamone, Giulia Zeetti scene Giuseppe Stellato costumi Graziella Pepe luci Simone De Angelis musiche Franco Visioli assis.te alla regia Brunella Giolivo una produzione Teatro Stabile dell’Umbria Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
La compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell’Umbria si cimenta con la messinscena del celebre testo di Oscar Wilde, The importance of being earnest. La regia è affidata ad Antonio Latella, uno degli artisti più innovativi e stimati del mondo teatrale. “Il succo della commedia di Wilde (la sua genialità a prescindere), contenuto già nel titolo, è nella rivelazione del distacco tra la parola e la cosa, o la persona, o l’azione. I personaggi, i loro intrighi, le loro bugie, i loro amori leggeri o niente affatto leggeri, acquistavano plasticità, verità. Lo stile dell’interpretazione, così riccamente modulato, potrei definirlo espressionista, fino a Bacon. Giovani? Sì, giovani. Ma benedetta la gioventù. Non ce n’è uno che non sia ammirevole, incantevole, specie nella vitalità e leggerezza con cui ci rivelano il segreto, che Latella chiama il non detto. Non esistono né i generi né le identità. Wilde era tornato ciò che è, entusiasmante.” Franco Cordelli, Corriere della Sera
mercoledì 3 febbraio ore 21
Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
NON TI PAGO
regia Luca De Filippo di Eduardo De Filippo
con (in ordine d’apparizione) Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca scene Gianmaurizio Fercioni costumi Silvia Polidori musiche Nicola Piovani luci Stefano Stacchini una produzione La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
La commedia, tra le più brillanti del repertorio eduardiano, parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari, di un’umanità dolente e sfaccendata che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore. Il protagonista Ferdinando Quagliolo è un personaggio ambiguo e surreale, che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario del suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, che colleziona vincite su vincite. La storia si sviluppa intorno ai vari tentativi di Ferdinando di appropriarsi di un biglietto vincente con esasperate contese, dispute surreali e grottesche maledizioni.
sabato 20 ore 21 e domenica 21 febbraio ore 17
Teatro Caio Melisso
A SCATOLA CHIUSA
regia Danilo Nigrelli di Georges Feydeau con Francesco “Bolo” Rossini e Giordano Agrusta, Caroline Baglioni, Edoardo Chiabolotti, Caterina Fiocchetti, Elisa Gabrielli, Elisabetta Misasi, Ludovico Röhl, Samuel Salamone drammaturgia e aiuto regia Livia Ferracchiati una produzione Teatro Stabile dell’Umbria
Uno dei capolavori del teatro comico di tutti i tempi con la compagnia di giovani del Teatro Stabile dell’Umbria. Monsieur Pacarel vuole dare lustro alla famiglia facendo rappresentare al famoso Teatro dell’Opéra di Parigi un “Faust” composto dalla figlia Giulia, sedicente scrittrice. Per fare ciò pensa a un fantasioso ricatto: poiché il Teatro dell’Opéra sta cercando di scritturare il tenore più famoso del momento, egli intende ingaggiare personalmente l’artista e in cambio di quest’ultimo chiederà all’Opéra di rappresentare il lavoro della figlia. Ma non si deve mai comprare “a scatola chiusa”: in casa Pacarel, infatti, per una serie di incredibili equivoci, non arriva un tenore, bensì un giovanotto che porterà grande scompiglio… anche sentimentale.
venerdì 11 marzo ore 21
Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
A CUORE APERTO
liberamente ispirato ai sonetti di William Shakespeare
coreografie Claudio Ronda regia Alessio Pizzech con Elena Croce e i danzatori della Compagnia musiche originali Paolo Zambelli consulenza Ermanno Romanelli luci Nevio Cavina costumi e elementi scenici Davide Amadei una produzione Compagnia Fabula Saltica
Uno spettacolo di danza, teatro e musica, ispirato ai “Sonetti” di William Shakespeare. Un mosaico di modalità che rispecchia le direzioni, le differenze, i richiami dell’opera. Ciascuno degli elementi in scena è portavoce di messaggi di libertà, destinati a uno spettatore “in ascolto dell’amore” nelle sue diverse manifestazioni, un “treno” di emozioni, di sguardi, di sequenze, in cui l’uno insegue l’altro, una “confessione dell’animo” che utilizza ragioni e “spezzoni” autobiografici, perturbamenti e accensioni amorose, sogni, irritazioni e struggimenti. Il tutto indirizzato verso una dimensione trascendentale, in una meditazione sul tempo, sulla transitorietà del potere e l’illusorietà della vita.