Parte la terza tranche di aiuti economici alle famiglie vulnerabili residenti nel comune di Spoleto. Sono in tutto 13.150 gli euro concessi dalla Regione Umbria per coprire la terza concessione bimestrale. Compito dell’amministrazione comunale è quello di girare le risorse ai nuclei familiari che ne abbiano fatto richiesta nel 2014 e che rientrino nei parametri contenuti nell’avviso regionale. Le domande ammesse che non potranno essere soddisfatte in questa scadenza per l’esaurimento del budget verranno automaticamente prese in esame per la tranche successiva.
Più italiani che stranieri – Sono 25 i nuclei familiari “vulnerabili”, molti dei quali con un elevato numero di figli, inseriti nel terzo bimestre del 2014, di cui 22 residenti a Spoleto, uno a Castel Ritaldi e due a Giano dell’Umbria. A far richiesta dei contributi non solo cittadini stranieri (albanese e marocchina le etnie più ricorrenti) ma anche tanti italiani – 15 quelli presenti nell’ultima graduatoria – segno che la morsa della crisi sta stringendo sempre più sulle famiglie locali, dove capita sempre più frequentemente che almeno uno dei genitori perda il posto di lavoro.
Reddito e figli a carico – Il reddito Isee di queste 25 famiglie varia dai 4.606 ai 12.900 euro, attestandosi in media abbondantemente al di sotto dei 10mila euro. Ai fini del contributo però – riceveranno dai 400 ai 600 euro ognuna – non conta solo la situazione reddituale ma entrano in gioco anche altri parametri, come per esempio il numero di figli a carico.
Domane rigettate – Due le domande che il comune di Spoleto ha rigettato in quanto inammissibili. La prima è quella di una donna di origini straniere che ha presentato richiesta di accesso ai contributi nonostante il marito lo avesse già fatto prima di lei e fosse già stato ammesso. La seconda invece riguarda una signora italiana che, a quanto risulta dai controlli effettuati, avrebbe dichiarato dati discordanti nell’Isee e nella composizione del nucleo familiare rispetto a quelli inseriti poi nella domanda.
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