Spoleto, in scena al Teatro Nuovo "Uomo e galantuomo" di Eduardo De Flippo - Tuttoggi.info

Spoleto, in scena al Teatro Nuovo “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Flippo

Redazione

Spoleto, in scena al Teatro Nuovo “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Flippo

Al Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, venerdì 19 dicembre, alle 21
Lun, 15/12/2014 - 11:28

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Dopo aver inaugurato con successo la Stagione di Prosa di Narni a ottobre, la divertente commedia di Eduardo De Filippo, Uomo e galantuomo va in scena al teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, venerdì 19 dicembre, alle 21.

Nello spettacolo un nutrito cast di brillanti attori formato da Gianfelice Imparato, Federica Aiello, Ida Brandi, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Monica Assante di Tatissio, Antonia Truppo, Lia Zinno, Gennaro Di Biase, Giancarlo Cosentino, Fabrizio La Marca.
Uomo e galantuomo è un testo giovanile di Eduardo (1922), classificato spesso come farsa. Ma, seppure caratterizzata da una ricca serie di battute ed episodi irresistibilmente comici, nella commedia emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro fame. Una commedia di altissimo livello, forse la più divertente, ma che sicuramente segnò per Eduardo il passaggio dalla farsa al teatro di prosa. E guarda caso al centro dell’opera c’è proprio il teatro: una scalcagnata compagnia, nominatasi “L’eclettica”, porta in scena in una località turistica balneare “Malanova” di Libero Bovio. Attraverso il classico meccanismo della commedia degli equivoci, si scatena così il teatro nel teatro, la follia tra farsa e dramma evocando sapori pirandelliani. Ma si respirano anche i profumi di Goldoni, di Skakespeare, e forse anche un po’ di quel teatro dell’assurdo che va da Osborne a Beckett a Jonesco. L’assenza di talento e l’improvvisazione della compagnia fanno infatti da contrappasso ai drammi borghesi interpretati invece con talento e una vena di follia. Sullo stesso palcoscenico della vita saranno più attori i benestanti, i cui sforzi mirano ad interpretare ruoli d’apparenza che i veri commedianti protesi, senza alcuna esigenza interpretativa, soltanto quella di sopravvivere al quotidiano.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20, fino al giorno precedente lo spettacolo. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima della recita altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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