Sono bastate poche note introduttive di “Quello che le donne non dicono” per mandare in delirio il pubblico accorso in piazza Duomo per assistere al concerto di Fiorella Mannoia, il primo dei quattro appuntamenti con grandi cantanti italiani previsto nell'ambito di Spoleto Estate 2008. “Ma non ho nemmeno cominciato” ha detto l'artista sorridente alla piazza gremita fin sopra tutta la scalinata, cominciando a cantare la canzone più attesa della serata. Quella che tutti hanno cantanto a squarciagola, nel tripudio generale.
Prima e dopo la Mannoia ha percorso un viaggio tra canzoni strappalacrime, successi sempreverdi e sound sudamericani. A partire da “Sally” di Vasco Rossi, voluta ad aprire la serata dove oltre alla musica sono stati protagonisti i giochi di luce che hanno trasformato continuamente e magnificamente il Duomo e il suo porticato. Un percorso, quello seguito ieri sera da Fiorella Mannoia, attraverso le canzoni che l'hanno resa celebre ma anche successi di altri. “Da Come si cambia” a “E penso a te” di Battisti, passando per “Il cielo d'Irlanda”, “I treni a vapore” e addirittura “Mas que nada”. Una pausa di una manciata di minuti, verso la fine della serata, e di nuovo sul palco con “Il tempo non torna più”, quindi l'esibizione da brivido con “Quello che le donne non dicono”, cantata insieme al pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito in piazza Duomo. Fino alla conclusione caraibica che ha visto tutti i presenti in piedi, a battere le mani a ritmo di musica e a ballare.
Sara Cipriani