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Spoleto, il bilancio spacca la maggioranza | In 2 al gruppo misto

Redazione

Spoleto, il bilancio spacca la maggioranza | In 2 al gruppo misto

Manca il numero legale sul Dup, seduta sospesa per un'ora. Morelli e Saidi chiedono un cambio di passo, il sindaco replica: "Basta ricattucci"
Mar, 24/05/2016 - 22:35

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Che l’aria intorno alla maggioranza di governo non profumasse di violetta, era ormai noto da tempo. Piccole tensioni, distinguo e chiarimenti in camera caritatis hanno costellato il firmamento di governo del Comune di Spoleto negli ultimi mesi. Inciampi normali quando la politica si avvicina ai momenti cruciali di governo come nel caso dell’odierno Consiglio Comunale che aveva all’ordine del giorno l’approvazione del Documento Unico di Programmazione DUP e del Bilancio di previsione. Qualche sottigliezza si era già vista in Commissione dove i consiglieri membri, tuttavia, non hanno potuto fare altro che prendere atto che il Comune di Spoleto è di fatto ‘commissariato’ per diversi anni a venire da qualunque “ditta” che da ora in poi avrà l’onere e l’onore di governare la città. Il sindaco Cardarelli nei giorni scorsi, ad una iniziativa pubblica in cui si presentavano i numeri notarili del bilancio comunale lo aveva detto chiaro e tondo: “alla fine l’amministrazione potrà incidere sulla destinazione di spesa del comune per circa 500mila euro”. Una pinzillacchera.

E così, visto che molto di più non si poteva fare sui numeri, lo stesso Consiglio comunale è iniziato con quasi un’ora di ritardo, forse per mettere a punto una serie di schermaglie politiche, le uniche possibili, tutte giocate sul ruolo e l’impegno della Giunta a tirare fuori dalle secche la nave comunale. Una maggioranza dotata di discreta fretta, che per voce del presidente della Commissione Bilancio, Stefano Proietti, impiega meno di 10 minuti per raccontare tutto il papiro contabile. Un assessore al bilancio, Agnese Pula, che si scusa per la brevità, causa impegno di lavoro (la  Pula è quadro dirigente della Banca Popolare di Spoleto, ndr), e che spiccia spiccia pure lei tira la riga e fa capire che meglio di così non si può davvero. Mezzora e ciao a tutti. A volte è il totale che fa la somma (Totò dixit). Il totale dei debiti pregressi che sono un macigno da digerire in 30 anni.

Quando inizia il valzer degli interventi la minoranza tenta, almeno all’inizio della discussione, di accendere l’orgoglio politico. Accorato, al limite dell’infarto, l’intervento di Stefano Lisci che scamiciato come il miglior Josè Pepe Mujica, intrattiene il consiglio su questioni di principio, abbondantemente sottolineate da rafforzativi dialettali, sbuffando nel microfono e ricordando a tutti che gli fa male arrabbiarsi. Un lucido Massimiliano Capitani che nel Pd ha sufficiente memoria storica e concretezza professionale per rappresentare l’unico ostacolo sensato in una discussione lanciata a velocità folle come una Ferrari sul rettilineo. Elisa Bassetti, M5S Spoleto, preoccupa i presenti per il senso di rassegnazione visibile ed anche tangibile. Dallo streaming verrebbe voglia di  fargli una telefonata per consolarla un po’. Un intervento sussurrato con le note in bemolle da Basso profondo, dove su alcuni temi cavallo di battaglia della Giunta, come il Turismo, il giudizio meno severo è stato “Le chiacchiere stanno a zero, non avete fatto niente”. Un Aliero Dominici, che ormai può essere definito il “testimone oculare comunale” tante ne ha viste e sentite, cotte e mangiate, che potrebbe parlare per 30 giorni di seguito senza essere interrotto. Ci prova anche stavolta a raccontare un po’ di fatti pregressi con l’idea di arrivare al punto entro le 24 ore, ma dopo una ventina di minuti inizia un simpatico accendi e spegni del microfono del povero consigliere che verrà ripetutamente indirizzato tecnicamente dal presidente del consiglio Giampiero Panfili, “Accendi…no ecco ora spegni…no riaccendi…”, fino a che è lo stesso microfono che si accascia senza speranza.

Tutto ciò mentre nelle retrovie si inizia a mormorare delle assenze (Zefferino Monini in viaggio all’estero già da 5 giorni, l’assessore Profili infortunato, che ad un certo punto arriva con tanto di stampelle, etc.). All’arrivo di Dante Andrea Rossi in aula, il dado è tratto. Rossi chiama la verifica del numero legale che infatti non c’è anche per vistose assenze in maggioranza (Morelli e Saidi). E Panfili sospende la seduta per un’ora.

Fuori dall’aula del Consiglio comunale è la resa dei conti nella coalizione che guida la città. Chiaro lo strappo nella maggioranza, tanto che il gruppo misto si allarga: dopo Aliero Dominici (Spoleto Popolare) e Sandro Cretoni (Rinnovamento), anche Marina Morelli (Rinnovamento) e Francesco Saidi (Spoleto Popolare) annunciano l’uscita dai rispettivi gruppi, rimanendo in maggioranza da “battitori liberi” e chiedendo un “cambio di passo” alla Giunta. Al rientro in aula, il DUP viene approvato, con la Morelli che però esce e non partecipa al voto.

Stesso schema di gioco (con l’uscita dall’aula di Marina Morelli e Aliero Dominici) si verifica anche per il voto sul Bilancio previsionale. Con il sindaco Cardarelli che però, al momento del dibattito, si toglie un po’ di sassoloni dalle ruote tacchettate della sua jeep:  “Se si pensa che io sia ancora utile, benissimo, continuerò ad impegnarmi come ora. Altrimenti se si pensa che il sindaco debba essere il terminale del malessere di uno o di un altro, non sono disposto a fare il sindaco a tutti i costi. O andiamo avanti dignitosamente e senza ricatti e ricattucci – chi vuole capire capisce – altrimenti andiamo a casa. Questa è la sede dove bisogna dire queste cose, non in riunioni segrete, e non voglio farmi prendere per i fondelli da nessuno“.

Il voto – Per quanto riguarda i documenti oggetto della seduta del consiglio comunale odierno, il DUP alla fine  è stato votato a maggioranza con 13 voti a favore. Il DUP, viene spiegato in una nota del Comune, rappresenta lo strumento di guida strategica ed operativa degli enti locali che si compone di due sezioni: la Sezione Strategica e la Sezione Operativa. La sezione strategica individua gli indirizzi strategici dell’ente, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo. La sezione operativa contiene la programmazione operativa dell’ente con un orizzonte temporale corrispondente al bilancio di previsione.

“Questo DUP è tagliato e incardinato su obiettivi strategici, raggruppati per aree di intervento coerenti con le priorità del programma di mandato. Sono obiettivi sostenibili e misurabili, che ci impegniamo a perseguire con il costante ricorso alla partecipazione ed alla trasparenza – si legge nel documento dell’intervento del Sindaco Fabrizio Cardarelli – La nostra programmazione vuole tenere il cittadino al centro e quindi confermiamo il ruolo insostituibile delle politiche sociali, educative e dell’istruzione, puntando a rinforzare le reti di solidarietà, il mutuo aiuto e le sinergie pubblico-privato, ma anche le responsabilità”.

“La nostra programmazione – continua il sindaco nella introduzione politica al DUP – vuole tenere il cittadino al centro e quindi confermiamo il ruolo insostituibile delle politiche sociali, educative e dell’istruzione, puntando a rinforzare le reti di solidarietà, il mutuo aiuto e le sinergie pubblico-privato, ma anche le responsabilità.

Tra le priorità esplicitate nell’intervento,  “la tutela del territorio attraverso un Piano Regolatore che riduca il nuovo edificato concentrandosi sul recupero per salvaguardare un patrimonio enorme riconosciuto dai marchi EMAS e UNESCO. La rivitalizzare il centro storico, l’uso consapevole del sistema di mobilità alternativa. Sul fronte dello sviluppo, accanto alle azioni per la difesa dei tanti posti di lavoro tutt’ora in crisi, opportunità concerete sono offerte dalla Cultura, dal Turismo e dall’imprenditoria. Una maggiore apertura ai territori limitrofi, la ricerca costante di convergenze e collaborazioni, sia sul fronte delle iniziative turistico-culturali ed economiche per rompere un isolamento non solo infrastrutturale. Si punta poi su innovazione e l’utilizzo delle nuove misure europee, a cominciare da Agenda Urbana, nuovi strumenti di finanziamento come l’Art Bonus”.

“Il brand Spoleto, famoso nel mondo- prosegue il testo- deve essere valorizzato e diffuso con programmi stagionali.  L’ampliamento dell’attività del Festival dei Due Mondi, la partecipazione al progetto “Capitale della Cultura”, l’implementazione degli strumenti di marketing collegati alla fiction Don Matteo, la valorizzazione e riqualificazione del sistema museale; la promozione a fini sportivi delle infrastrutture per la mobilità dolce, a cominciare dalla Assisi-Spoleto; la sistematizzazione degli eventi sportivi con l’introduzione di nuovi appuntamenti come lo Spoleto Running Festival, il consolidamento dei gemellaggi con forme concrete di scambi culturali, sono solo alcuni esempi delle novità introdotte che fino ad oggi hanno inciso in maniera sensibile sul comparto turistico.”

Per quanto riguarda il Bilancio di previsione, il documento contabile che contiene le previsioni di entrata e di spesa, è stato approvato 13 con voti a favore, 1 astenuto e 4 contrari. Tra i fatti contabili più rilevanti si registra che rispetto allo scorso anno le entrate derivanti dai trasferimenti da Stato e Regione sono diminuite di circa 950.000 euro. Rispetto al 2015 si prevede nel bilancio un incremento delle entrate tributarie derivante dalla lotta all’evasione. Le spese sono state ridotte di circa 700.000 euro. In particolare è evidente la riduzione della spesa derivante dal personale in quiescenza, dal passaggio dei costi di funzionamento del Tribunale al Ministero di Grazia e Giustizia e dalla concessione della piscina comunale. Incrementa la spesa verso il settore della Cultura (contributi eventi finanziati da imposta di soggiorno, viabilità e sociale). Le spese sono destinate per il 35% all’Amministrazione dell’Ente ed quasi equamente distribuite nella fascia tra il 20%-10% per i settori relativi ai servizi rivolti al Territorio, Sicurezza, Viabilità e Sociale. Tra le restanti quote si evidenzia la destinazione del 6% ai servizi culturali. La spesa pro-capite è complessivamente diminuita di circa 60 €.  A fronte di una riduzione delle spese dell’Amministrazione Generale, sono state destinate maggiori risorse alla Polizia Municipale (Mobilità Alternativa), alla Viabilità ed al Territorio. Si evidenzia che le spese maggiori sostenute dall’Ente sono relative alle prestazioni di servizi (56%) ed al personale (23%). Da un’analisi effettuata risulta che il “margine di manovra” dell’Amministrazione, ovvero la possibilità di incidere sulla destinazione della spesa, è di circa 500.000 €. Per quanto riguarda gli investimenti, che rispetto al 2013 hanno visto un incremento di circa di 90 euro, saranno cosi distribuite: €  2.275.000 per la manutenzione patrimonio (€ 300.322 per la gestione), € 841.000 per la pubblica illuminazione, € 1.443.000 per la Viabilità € 664.000  per il Servizio informatico, per l’€ 549.000 Urbanizzazione, € 85.500 per gli Impianti sportivi, 87.000 € per le scuole, € 175.000 per verde e ambiente, € 100.000 opere cimiteriali.

Riproduzione riservata

Hanno collaborato: Sara Fratepietro e Carlo Vantaggioli


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