Aggiornamento alle 15:45 – Non si fa attendere la replica della maggioranza al Partito democratico dopo le polemiche relative alla variazione di bilancio per l’emergenza sisma. In una i gruppi Rinnovamento e Spoleto Popolare evidenziano: “Abbiamo più volte ribadito come fosse nostro intendimento non rinvangare spesso il passato, dedicando il nostro impegno al presente e futuro della nostra Città e questo dovrebbe valere ancor più in un momento in cui il drammatico evento sismico mette seriamente a repentaglio la contingenza attuale e le prospettive, speriamo solo immediate, della intera comunità spoletina. Ma, di fronte alle surreali prese di posizione della opposizione PD, ci troviamo ancora una volta costretti a ricordare ai nostri concittadini quale sia stato il loro operato nel recente passato, perchè possano giudicare serenamente il pulpito da cui proviene la predica. E allora oggi vogliamo ricordare il ” gioco di prestigio” con cui il Consiglio Provinciale a guida PD privò nel 2013 il nostro Istituto Alberghiero, vera eccellenza spoletina, dei fondi già stanziati per la realizzazione della palestra. Già perchè nella seduta del suddetto Consiglio, tenutasi in data 19/9/2013 veniva deliberato in sede di variazione di bilancio 2013 uno storno di euro 360.000 relativo a parziale finanziamento (con fondi certi da avanzo di amministrazione) per la suddetta realizzazione, destinandoli altrove. Tutto ciò naturalmente ha avuto la conseguenza della perdita poi del resto del finanziamento col risultato che l’Istituto scolastico spoletino è tuttora senza palestra e costretto a servirsi di un altro impianto con serie conseguenze logistiche e anche economiche, dovendo garantire il trasporto degli alunni.
Ma in tutto ciò la cosa di gravità assoluta è che tale variazione passò con il voto favorevole dei due consiglieri spoletini in quota maggioranza PD e cioè Laura Zampa e Massimiliano Capitani che anteposero la disciplina di partito alla tutela degli interessi della Città. Quegli interessi di cui ora il PD, appunto surrealmente, vorrebbe avvalorarsi come tutore”.
Non accenna a placarsi il dibattito politico in merito alla variazione di bilancio per le spese per l’emergenza sisma. Dopo il primo attacco del sindaco a chi non ha votato a favore della pratica, la prima replica del Partito democratico e la risposta del sindaco Fabrizio Cardarelli, ad intervenire sul tema sono il Movimento 5 stelle e di nuovo il gruppo del Pd.
Il Movimento 5 stelle – In una nota, il capogruppo di Spoleto 5 stelle, Elisa Bassetti, spiega che “il Consiglio Comunale del 29 dicembre è stato chiamato a votare una variazione di bilancio per €605.000 per spese correnti e di €1.000.000 in conto capitale come trasferimento concesso dalla Regione per la gestione dell’emergenza terremoto. Durante i lavori dell’apposita commissione ho chiesto che potessero essere messi a disposizione dei Consiglieri, quali documenti necessari per valutare la votazione in atto, i modelli compilati predisposti dalla Regione per richiedere tali somme. Credo sia fondamentale arrivare ad un voto su una variazione di bilancio consapevoli di ciò che si va a votare. È responsabilità e dovere dell’amministratore conoscere come sono stati spesi i soldi e come saranno spesi in futuro. Altrimenti, quale rimane il nostro ruolo? Votare alla cieca, stare zitti e far finta che vada tutto bene? I documenti che ho richiesto sono arrivati nel tardo pomeriggio. Purtroppo, tra questi, quelli inerenti le spese previste in conto capitale venivano riportate su un foglio excel in maniera molto approssimativa tanto che la somma totale dava come risultato €900.730.00 anziché 1 milione (una differenza di circa 100 mila euro), e mancava il corrispettivo in cifre di 3 voci in elenco (Materna di Eggi, Materna di Protte, Intervento Torre Palazzo Comunale) segno, appunto, che il lavoro di previsione della spesa di 1 milione era quantomeno incompleta. Tengo a specificare che tutto ciò per me rappresenta la manifestazione di un vuoto politico di base nella programmazione degli interventi e nelle decisioni, non una mancanza degli uffici tecnici che agiscono in funzione di una direttiva politica. Altre voci erano da chiarire ed approfondire. Per esempio: €720.000 di “Pronti interventi richiesti” (nello specifico di cosa parliamo?), per non parlare delle piccole cifre intorno ai 5.000 euro per le scuole di Villa Redenta, Morro, Materna di S. Giovanni di Baiano. In Consiglio Comunale, ho chiesto che fossero spiegati i criteri e i parametri che avevano portato a questo conteggio e perché, allo stesso tempo, mancavano ancora delle cifre. Purtroppo erano assenti gli Sssessori Loretoni e Castrovillari, assente anche il Dirigente Mastroforti, mentre il Dirigente Gori è uscito dopo l’illustrazione della pratica. In definitiva il Sindaco è intervenuto per dire che era impossibile fare i conti in quel momento. Pertanto, proprio per il senso di responsabilità e dovere che un Consigliere all’opposizione ha, di fronte a:
1) l’incompletezza della documentazione fornita in commissione,
2) l’incompletezza della documentazione posta a votazione,
3) la mancanza di spiegazioni e chiarimenti nonostante le richieste,
ho espresso, come portavoce M5S, un voto contrario; l’unico voto possibile”.
Il Partito democratico – Replica invece alle nuove accuse del sindaco il gruppo consiliare del Pd: “Caro Sindaco, spiace sentire solo astio ed improperi nei suoi interventi, credevamo di poter pensare al bene della città in questa Amministrazione, ma a quanto appare risulta veramente impossibile. Mancanza di partecipazione, mancanza di documentazione, risposte frammentarie, comizi da bar anche in Consiglio comunale, attacchi personali e totale mancanza del senso delle Istituzioni. Del vuoto della sua azione di indirizzo e di governo potremmo ormai farne un romanzo. Questa la triste realtà. Dice a noi di non conoscere le logiche di un bilancio comunale quando, dopo aver costruito una campagna elettorale sul buco di bilancio, ha praticamente copiato di sana pianta l’assestamento di bilancio dell’assessore Carlo Alberto Zualdi? La cifra dei pressappoco 30.000 euro esce dalla prima richiesta espressa dalla Vice Sindaco Bececco alla riunione dalla protezione civile regionale all’indomani del sisma del 24 agosto, testimoni i presenti all’incontro. Da quel giorno siete stati incapaci di verificarne l’appropriatezza, incapaci di ampliare le progettualità, incapaci di valutare e lavorare per le nuove emergenze. E se vuole altro, incapaci di dare risposte appropriate alle associazioni di categoria in grande difficoltà, per le quali una giusta variazione di bilancio, avrebbe dovuto trovare opportunità di aiuti per la sospensione dei tributi comunali o per specifici interventi di sostegno. Dovremmo anche fare silenzio? Parleremo e continueremo a farlo, nonostante l’arroganza, ormai nota alla città, con la quale si tenta di farci tacere. La invitiamo ad un maggior rispetto delle persone e delle Istituzioni, anche se ormai ci sembra chiaro che questo le risulti particolarmente difficile”.