Sicurezza, Vinti: "più morti sulle strade che sui cantieri". Umbria tra le prime 5 regioni per riduzione del fenomeno - Tuttoggi.info

Sicurezza, Vinti: “più morti sulle strade che sui cantieri”. Umbria tra le prime 5 regioni per riduzione del fenomeno

Redazione

Sicurezza, Vinti: “più morti sulle strade che sui cantieri”. Umbria tra le prime 5 regioni per riduzione del fenomeno

Ven, 11/01/2013 - 17:25

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E' preoccupante il bilancio presentato stamane nella Sala Fiume di Palazzo Donini di Perugia dall'Assessore Stefano Vinti a proposito della sicurezza stradale: secondo i dati pubblicati dall'Istat, “sono 1045 i morti ed oltre 55mila i feriti a causa degli incidenti stradali, per un costo sociale di oltre 5 miliardi e mezzo di euro dal 2001 al 2011, con una percentuale di mortalità negli ultimi cinque anni sette volte più elevato di quella dei morti sul lavoro e quasi nove volte superiore, nel 2010, a quella derivante da violenza criminale”. E' per questo che dalla Regione arriva un piano ad hoc utile a comprendere la reale entità dell'impatto di interventi di pianificazione, programmazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Ad essere interessati i settori delle infrastrutture stradali, dei trasporti su strada e dell'educazione stradale, fondamentale per far conoscere ai ragazzi i rischi e i pericoli che si corrono guidando un'auto, oltre che il corretto utilizzo delle vie di comunicazione. Da questa visione nasce una legge specifica, la prima regionale, sulla sicurezza stradale.

Gli obiettivi – “Una riduzione del 50% del numero dei morti e feriti per incidenti stradali”: è questo l'obiettivo fissato dall'assessore Vinti e che la Regione si propone di raggiungere proprio grazie alla nuova legge. Non tutti i dati sono comunque sconfortanti, in quanto all'Umbria spetta il primato di aver ridotto l'incidenza della mortalità: “tra il 2001 e il 2011 – ha dichiarato Vinti – per quanto riguarda il miglioramento complessivo della sicurezza stradale (riduzione dei tassi di mortalità e di ferimento e del costo sociale procapite) l’Umbria si colloca tra le 5 migliori regioni italiane con una percentuale di riduzione del 42 per cento. Se centriamo l’attenzione sui tassi di mortalità (morti per 100.000 abitanti) l’Umbria invece marca una riduzione del 52,2 per cento. Stando a questi dati, sia pure con un anno di ritardo, l’Umbria ha raggiunto e superato l’obiettivo indicato dalla Commissione europea. Nonostante gli importanti miglioramenti di sicurezza stradale conseguiti tra il 2001 e il 2011, lo stato di fatto è ancora assolutamente poco soddisfacente”. (Ale. Chi.)

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