Sel, Nichi Vendola a Spoleto “Italia sta andando a sbattere” – Foto e video, guarda chi c'era - Tuttoggi.info

Sel, Nichi Vendola a Spoleto “Italia sta andando a sbattere” – Foto e video, guarda chi c'era

Redazione

Sel, Nichi Vendola a Spoleto “Italia sta andando a sbattere” – Foto e video, guarda chi c'era

Mer, 06/02/2013 - 23:46

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I lavoratori al centro dell’agenda politica. Per la loro libertà e dignità. La visita di Nichi Vendola a Spoleto ha segnato un buon successo di pubblico accorso per sentire e salutare il leader di Sinistra Ecologia e Libertà. Puntuale come un orologio svizzero, Vendola è arrivato alla cena organizzata per finanziare il partito. A fare gli onori di casa è stata la segretaria comprensoriale Alessandra Massari che ha così salutato anche i candidati alle prossime elezioni politiche a cominciare da Elisabetta Piccolotti e Paolo Pacifici (capolista e n. 2 alla Camera) e dal presidente della Federazione stampa italiana Roberto Natale e Giuliano Granocchi (n. 1 e n. 2 al Senato). Un centinaio quelli che hanno preso parte al buffet, fra cui diversi esponenti del pd spoletino che hanno così testimoniato l’alleanza siglata fra Vendola e Bersani per le prossime Politiche. Molti di più invece erano quelli che attendevano il governatore pugliese nella sala conferenze, almeno 400 a guardare le poche sedie rimaste vuote. Il Partito ha voluto salutare la visita di Vendola facendo declamare due sue poesie che hanno di fatto dato il via all’incontro politico. Ufficialmente aperto dagli interventi di alcuni lavoratori delle aziende in crisi di Spoleto. C’è Debora della CooBeC, cooperativa specializzata nel recupero e conservazione di beni culturali, Gianluca, delegato Fiom della Ims, Claudia, che ha perso il posto di lavoro presso l’azienda Novelli. E ancora Serenella Banconi, presidente della cooperativa sociale Il Cerchio, e Manuela Albertella, consulente del lavoro per alcune aziende del territorio. Ognuno di loro pone a Vendola domande sul futuro di questo o quel settore, di quale ruolo affidare alle banche, di come pensa di risolvere i loro problemi se andrà al governo del Paese.
“Ogni sera mi porto a letto racconti come i vostri – esordisce Vendola -, racconti dove la speranza viene scemando, con il mondo del lavoro privo di una finestra attraverso la quale guardare il futuro. Sel serve e servirà soltanto a questo, ad aprire questa finestra, a nient’altro che a questo, non avrebbe neanche senso avere un partito che non è in grado di dare la speranza”. “Le politiche di Berlusconi e Monti hanno oppresso i lavoro e i lavoratori, a breve sarà il mercato a governare il welfare e questo è inaccettabile in uno stato civile. Invece con il passare degli anni lo stato si è sempre più interessati dei problemi etici, di comee con chi possiamo andare andare a dormire, tralasciando i problemi reali della gente”.
Parla della sua esperienza di come è riuscito a tirar fuori dalla crisi il polo calzaturiero di Barletta rendendolo in tre anni il primo polo al mondo nella produzione di scarpe per l’antinfortunistica o di come ha fatto ingoiare “a Merryl Linch i derivati che erano stati sottoscritti dal suo predecessore in Puglia per 1,5 miliardi di euro”. E del rilancio del settore del ‘mobile imbottito che a breve lo Stato dovrebbe riconoscere sull’asse Matera-Bari e per il quale la Regione Puglia ha da tempo stanziato 40 milioni di euro”.
Parla della scuola e dell’università Vendola, della “necessità di ripartire dall’istruzione per rilanciare l’Italia che quest’anno registra ben 58mila immatricolazioni in meno nelle facoltà. Dobbiamo ripartire da qui perché stiamo andando a sbattere”. E ancora della necessità di sostenere l’agricoltura che registra “una eta media dei lavoratori agricoli pari a 65 anni”, della follia di abbandonare patrimoni come “Pompei, che potrebbe essere una miniera di posti di lavoro” e che viene invece dimenticata. “La Francia – cita ad esempio Vendola – destina al solo museo del Louvre più risorse di quelle che l’Italia assegna all’intera rete museale.” E ancora la salvaguardia dell’opera lirica, del cinema italiano. Ce n’è anche per il sistema bancario, anche se Vendola fa solo un accenno dello scandalo che sta travolgendo Mps. “Il sistema attuato è molto semplice: il risparmio dei cittadini finanzia la speculazione, se va bene il profitto è tutto delle banche, se va male le perdite sono accollate ai risparmiatori. Poi, appena le banche entrano in crisi, gli Stati si indebitano per salvarle e queste, presi i soldi, magari ricominciano a speculare proprio sulla debolezza degli Stati”. Per Vendola la ricetta è semplice e cita una legge del 1933 di Roosevelt che pose fine alla commistione fra credito finanziario e credito produttivo, in pratica separò le banche d’affari dalle banche di risparmio.
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