Domani (alle 17.15 – sala delle conferenze di Palazzo Trinci a Foligno) ci sarà la presentazione della pubblicazione di Fiorella Rambotti sul diario Sistino del musicista folignate del Seicento, Antimo Liberati. L'iniziativa, che prende il titolo da un passo di una lettera di Liberati “La musica è una mera opinione e di questa non si può dar certezza veruna”, prevede la proiezione di immagini, ascolti musicali e letture dagli scritti di Liberati. Intervengono, oltre all'autrice, Fiorella Rambotti, Bianca Maria Brumana, ordinario di storia della musica dell'Università di Perugia, Galliano Ciliberti, docente di storia della musica del Conservatorio di Monopoli.”La musica è una mera opinione e di questa non si può dar certezza veruna”. Con questa frase, che ricorre spesso nella Lettera a Ovidio Persapegi del 1685, Antimo Liberati ci offre la sua idea della più effimera delle arti. Egli dovrebbe esprimere il suo giudizio sui candidati al posto di maestro di cappella del Duomo di Milano, ma il compito si rivela difficile. Se la musica teorica si basa su regole fondamentali, oggettive e indiscutibili, nella musica pratica intervengono l'orecchio e il gusto che possono rendere accettabili e piacevoli soluzioni teoricamente errate. Antimo Liberati (nato a Foligno nel 1617 e morto a Roma nel 1692) fin dalla prima giovinezza abbandona gli studi “della Legge e delle Belle Lettere” per assecondare il suo “genio” ed avviarsi nel “difficultoso oceano della musica”, della quale esplora con passione e determinazione tutti gli aspetti: esecutivi, compositivi e teorici. Cantore e maestro della più prestigiosa istituzione musicale del Seicento, la Cappella Pontificia, ne redige il Diario del 1670, edito ed analizzato da Fiorella Rambotti sotto molteplici punti di vista, dalle riflessioni generali sulla musica all'organizzazione della Cappella, al resoconto di eventi musicali. Il volume unisce la ricerca rigorosa ai contenuti storico-musicali e ci introduce nell'affascinante mondo artistico della Roma barocca attraverso l'occhio di Antimo Liberati che non è un semplice artigiano della musica ma possiede una cultura umanistica in senso lato e può così entrare autorevolmente nel dibattito delle idee del suo tempo. L'incontro in programma non è solo l'occasione per parlare del volume, ma un modo per entrare nel vivo della realtà umana ed artistica di questo importante musicista ed uomo di cultura del periodo barocco. Tutto questo attraverso la visione di immagini (ritratti e luoghi frequentati), l'ascolto di composizioni sacre e profane che ne esemplifichino lo stile, nonché la lettura di passi significativi dei suoi scritti teorici. Fiorella Rambotti si è laureata in Lettere all'Università degli Studi di Perugia, discutendo una tesi in Storia della Musica su Antimo Liberati, ed ha poi pubblicato studi su questo argomento e sulla vita musicale a Foligno nel XV e XVI secolo. Pianista, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Musica ” Morlacchi” di Perugia, Tra i vincitori di alcuni concorsi pianistici nazionali, svolge attività concertistica come solista e in formazioni cameristiche varie e attività didattica come docente di pianoforte.