I lavori, oltre all’ampliamento della chiesa, hanno consentito anche di realizzare dei locali idonei per le attività pastorali
Domani – sabato 11 novembre 2023 – alle ore 18 l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo presiederà la Messa per la dedicazione della chiesa e dell’altare a San Martino in Trignano di Spoleto. Col presule concelebreranno: don Edoardo Rossi, Pievano, don Salvatore Ficarra, il diacono Claudio Vandini. Questa sera (venerdì 10 novembre), invece, alle 21, mons. Boccardo presiederà, sempre a San Martino, la veglia di Taizè in preparazione alla dedicazione.
Le parole del Pievano don Edoardo Rossi. Sarà un momento di giubilo non solo per la frazione di San Martino in Trignano, ma anche per tutte le comunità della neonata Pievania: Baiano, Firenzuola, Montemartano e Sant’Angelo in Mercole. “La dedicazione di una chiesa – afferma il Pievano don Edoardo Rossi – è un evento importante per l’intera Diocesi. Lo è in modo particolare per la nostra Pievania. Questa celebrazione, dopo quella di ingresso – mio, di don Salvatore e del diacono Claudio – è la prima che accomuna tutte le zone di questa vasta realtà. Dedichiamo la chiesa proprio il giorno del suo titolare, S. Martino di Tours. La sua specificità è stata l’attenzione ai poveri. E le varie comunità della Pievania saranno coinvolte con dei segni di attenzione a chi è in difficoltà. E poi i cori si sono riuniti per questa celebrazione. Tutto ciò è molto bello“.
I lavori, fortemente voluti dal compianto parroco don Gianfranco Formenton. La zona dell’aula liturgica della chiesa di San Martino in Trignano è rimasta invariata, mentre è stata rifatta completamente, ampliandola con un progetto architettonico sobrio e che ben lega con la parte vecchia, l’area presbiterale, ricavando anche una cappella feriale. Tutto ciò per rispondere ad una duplice esigenza: l’aumento della popolazione nella zona dell’Alta Marroggia del comune di Spoleto e la necessità di adeguare la chiesa alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. I lavori sono stati coordinati dall’architetto Alessandro Bruni. L’importo complessivo è stato di 2.010.000 euro, di cui 1,5 milioni di fondi Cei dell’8 per mille, 150mila euro fondi dell’Archidiocesi, 60mila euro di fondi della parrocchia, 100mila euro tra offerte popolazione e ricavo della rivendita del ponteggio, 200mila euro del Fondo PSR Regione Umbria.
Chi ha voluto fortemente tutto ciò, profondendo un grande impegno, è stato il compianto parroco di San Martino don Gianfranco Formenton, tornato alla Casa del Padre lo scorso gennaio a causa di un arresto cardiaco. “Dal cielo – dice don Edoardo – farà festa insieme a noi“. I lavori, oltre all’ampliamento della chiesa, hanno consentito anche di realizzare dei locali idonei per le attività pastorali, oltre alla sistemazione della canonica. L’altare, l’ambone, la sede e il vaso del cero pasquale sono stati realizzati col marmo bianco di Carrara. La statua di S. Martino di Tours e quella della Vergine Maria sono state realizzate in bronzo. L’artista è Armando Moriconi di Foligno.
Un po’ di storia della chiesa: la prima pietra è stata posta il 7 aprile 1952 dall’arcivescovo Mario Raffaele Radossi, essendo parroco don Pietro Gasperini; la chiesa, poi, è stata solennemente consacrata il 26 maggio 1984 dall’arcivescovo Ottorino Pietro Alberti, essendo parroco don Luigi Runci; i lavori di ampliamento sono stati eseguiti negli ultimi anni, essendo parroco don Gianfranco Formenton; la nuova dedicazione avviene l’11 novembre 2023 da parte dell’arcivescovo Renato Boccardo, essendo Pievano don Edoardo Rossi.