Ha portato a dure conseguenze la rissa tra profughi, con forti schiamazzi e rumori, scoppiata negli alloggi di San Donato a Madonna del Ponte nella tarda serata di domenica 21 agosto,. Dopo le reazioni furiose e le proteste da parte politica e popolare, che a quanto pare denunciavano una questione non nuova, la Prefettura di Perugia ha infatti disposto il trasferimento, nel capoluogo umbro, di 6 dei 9 immigrati presenti. Quest’ultimi erano stati spostati nell’attuale sistemazione, senza alcun preavviso per i residenti, da un’altra zona periferica di Gubbio.
Ora nell’alloggio di Madonna del Ponte ne sono rimasti solo tre ma, anche per loro, è prevista un’altra sistemazione. Il consigliere comunale Francesco Gagliardi (centrodestra) ha sottolineato “la saggia decisione presa dalla prefettura tra l’inerzia dell’amministrazione comunale”. L’esponente dell’opposizione ha parlato di “ghetto di Madonna del Ponte adesso parzialmente smantellato. La dignità delle persone, finora calpestata, ha trovato un primo accenno di rispetto, così come sono state comprese, sebbene tardivamente, le preoccupazioni e i rilievi degli abitanti della zona”.
“L’associazione Arci – ha aggiunto Gagliardi – ha fallito nel progetto di accoglienza messo in piedi a Gubbio e ora la Giunta Stirati deve revocare l’incarico per la gestione di altri 40 profughi attraverso il bando Sprar. Mi auguro che intervenga il prefetto Cannizzaro per evitare altro caos nei quartieri della città”.