Sono di nuovo liberi i due coniugi di Civita di Cascia arrestati qualche giorno fa dai carabinieri della locale stazione dei carabinieri con l'accusa di riduzione in schiavitù nei confronti di un pastore di 52 anni originario di Camerino.Le manette per l'uomo, un quarantenne casciano, erano scattate il 31 gennaio, mentre la donna era stata denunciata a piede libero. Successivamente, visto il concorso di colpa secondo le accuse, anche per lei era scattato l'arresto, in questo caso ai domiciliari.
Quest'oggi, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Spoleto, i due indagati hanno avuto un faccia a faccia con il pastore cinquantenne con la formula dell'incidente probatorio. Il legale della coppia, l'avvocato Gian Vito Ranieri, ha chiesto al gip la revoca della custodia cautelare, che è stata accolta sostenendo la non necessità del provvedimento. I due casciani rimangono comunque indagati a piede libero per la vicenda.