Il concerto di Richard Galliano ha chiuso ieri sera, a Foligno (ore 21,30, palazzo Trinci) la settima edizione di Canti e Discanti. Galliano, erede diretto di Astor Piazzolla, interpreta, compone ed orchestra una musica derivata dal genere “musette”, nella quale si mescolano in apparenza casuale reminiscenze swing, marcati echi di tango grazie alla fondamentale lezione del grande maestro (con il quale Galliano ha approfondito il suo già notevolissimo bagaglio tecnico, gli studi armonici e di composizione, e con il quale ha anche inciso un fortunato CD), giri di valzer dei bistrot parigini, ballads di Bill Evans, improvvisazioni di Keith Jarrett e la lezione nera di Parker e Coltrane. Il tutto con un compiaciuto gusto cromatico che riporta alla migliore tradizione francese da Couperin a Debussy e soprattutto a Ravel. Galliano, francese della Costa Azzurra ma di chiare origini italiane, assurto in pochissimi anni ai vertici mondiali del jazz, è il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive. I grandi meriti di Galliano sono dunque l'originalità, l'avere saputo sintetizzare tutte queste esperienze musicali in una nuova musica europea, fatta di improvvisazione jazzistica e di tradizione mediterranea, e l'avere consentito alla fisarmonica (nella sua variante francese a tasti, l'accordeon) ed al bandoneon di assurgere al ruolo di protagonisti nello scenario jazzistico contemporaneo. Si è esibito già Umbria Jazz Winter ‘95 e Umbria Jazz ‘96 e nelle ultime due edizioni di Umbria Jazz Winter, prima in duo con Charlie Haden e poi con il New York Tango Quartet, suscitando entusiastici consensi.
RICHARD GALLIANO HA CHIUSO IL FESTIVAL “CANTI E DISCANTI” A PALAZZO TRINCI
Lun, 07/07/2008 - 08:42