Venerdì 17 novembre è tornato in scena alla Sala Pegasus il consueto appuntamento con “Visioni D’autore”, l’iniziativa organizzata dal cinema in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Spoleto e all’associazione culturale Maia.
Visioni d’autore è un’iniziativa che si preoccupa di dare rilievo a quel cinema autoriale che in Italia si muove sotto i riflettori dei film di cartello, ma che vanta una grande importanza in termini di contenuti e di qualità creativa che non sempre riceve la giusta considerazione dal grande pubblico.
Il progetto ha portato a Spoleto già una ventina tra registi, sceneggiatori e produttori per parlare di volta in volta dei loro lavori. Questo dato descrive una realtà solida, ben avviata e in continua evoluzione. Ottimo spazio per chiunque sia amante del cinema e per chi desidera passare del tempo in compagnia di contenuti culturali di pregiata fattura.
Stavolta protagonista sono stati la pellicola “Lasciati andare”, Globo d’oro 2017 come migliore commedia, e il suo regista Francesco Amato, presente in sala per l’incontro post visione condotto da Roberto Lazzerini.
La trama
Il film, acclamato da critica e addetti ai lavori come la miglior commedia italiana dell’attuale stagione cinematografica nostrana, parla di Elia (Toni Servillo), psicoterapeuta ebreo , disincantato, cinico e altezzoso, il cui unico contatto con il mondo esterno è l’ex moglie Giovanna (Carla Signoris).
Dopo una visita dal dottore, Elia viene invitato a rimettersi in forma per evitare problemi di salute. Recatosi controvoglia in palestra incontra la personal trainer Claudia (Veronica Echegui, nota già per la serie “Fortitude”), che irrompe nella sua vita come un uragano, trascinandolo in un vortice di guai che metteranno a dura prova le convinzioni dello psicoterapeuta e finiranno con sconvolgere completamente la sua realtà, donandogli emozioni che egli stesso non avrebbe mai pensato di poter provare.
Tutto parte dal titolo
Come non accade spesso nel cinema il titolo del film traccia il percorso per capire non solo il senso della storia, ma anche qual’è stata la filosofia di lavoro che ha portato ogni componente al risultato che si vede in sala.
Il regista Francesco Amato ha tenuto a sottolineare come il modo di dirigere e di assemblare dei nomi importanti come quello di Torni Servillo, Luca Marinelli e Carla Signoris sia stato proprio il motto “Lasciati andare”.
Ovvero lasciarsi alle spalle tutto il background lavorativo di ognuno degli attori per lavorare insieme puntando solamente alla messa in scena di una commedia, che può risultare stonata, in quanto ad anima e contenuto, se messa vicino ad altri lavori di questi artisti.
Un cast variegato e frizzante
Il casting è stato ben curato poichè il regista ha deciso di dare una grande importanza agli attori per creare le situazioni che compongono la storia.
Il binomio Servillo e Echegui ha riportato in scena una diversità tra i due personaggi che rispecchia anche il modo di lavorare dei due attori.
Da questa diversità nasce però una ricchezza artistica, in quanto il rapporto tra i due risulta molto più veritiero e da un’iniziale distanza si trasforma man mano in una relazione sempre più spontanea, brillante e funzionale.
La scelta di Luca Marinelli, Giacomo Poretti, Pietro Sermonti o ancora Carlo De Ruggieri ha permesso di dare una certa importanza a dei personaggi secondari.
Importanza rivelatasi fondamentale per creare quel miscuglio di ingredienti esplosivo, colonna portante per la messa in scena di una commedia così intelligente, leggera e divertente come se ne vedono oramai molto poche nel nostro panorama cinematografico.
La commedia americana a spasso nel Ghetto ebraico
Durante l’intervento post visione del film il regista Francesco Amato non ha fatto mistero di aver preso spunto da grandi maestri del cinema americano come Woody Allen o i fratelli Coen per la scrittura del film, dai personaggi alle situazioni.
Tutto ciò si nota sia dalle situazioni grottesche che dai personaggi sopra le righe, ma anche dalla presenza della psicoterapia, marchio di fabbrica di Allen, e dall’ambientazione del ghetto ebraico a Roma raccontato con simpatia, irriverenza e anche con occhio curioso.
Il risultato è di una commedia luminosa e autoironica, che taglia i ponti con la classica commedia all’italiana, ma che vanta un’anima libera e capace di pescare i propri riferimenti dove pensa sia più opportuno per ciò che vuole trasmettere al pubblico.
di Jacopo Fioretti
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LASCIATI ANDARE
Un film di Francesco Amato
Globo d’oro 2017
Nastro d’argento 2017 come migliore attrice non protagonista a Carla Signoris
Cast: Toni Servillo, Veronica Echegui, Carla Signoris, Luca Marinelli, Pietro Sermonti, Carlo De Ruggieri, Valentina Carnelutti, Giacomo Poretti
Durata: 102 minuti