Le due giovani sono state fermate dalla Polizia dopo l'allarme dei residenti, entrambe hanno numerosi precedenti per furto in abitazione
Erano state notate da alcuni cittadini mentre, con fare sospetto, si aggiravano tra i palazzi di via Abetone, quartiere La Tina di Città di Castello, dove nell’ultimo periodo, tra l’altro, erano stati segnalati alcuni furti in abitazione.
I residenti, allarmati, hanno quindi chiesto aiuto alla Polizia di Stato del Commissariato tifernate, riferendo della presenza di queste due giovani ragazze. Alla vista dei poliziotti, giunti sul posto, entrambe hanno cercato di eludere il controllo, prima tentando di nascondersi in alcuni spazi di un condominio e, successivamente, entrando velocemente all’interno di un palazzo e prendendo l’ascensore. Una fuga rivelatasi inutile.
Sentite in merito alla loro presenza all’interno dello stabile, le due ragazze – 25 e 23 anni, di origini straniere – non sono state in grado di fornire una motivazione plausibile. Dagli accertamenti dei poliziotti è poi emerso che entrambe erano gravate da numerosi precedenti proprio per furto in abitazione.
Dalle verifiche effettuate in questura, dove sono state condotte, è emerso che a carico della 23enne vi era pure un’ordine di carcerazione (revocato e poi ripristinato), emesso dal Tribunale per i minori di L’Aquila, con una pena da espiare di 7 mesi, 25 giorni e una multa da 540 euro. Al termine delle attività di rito, i poliziotti hanno accompagnato la ragazza presso l’Istituto Penale Minorile di Pontremoli (MS).