“La ricorrente accusa rivolta a Matteo Renzi è quella di non avere un programma di sinistra. Ebbene, si tratta di un’accusa che si smentisce da sola. Basta andare sul sito di Renzi e scorrere il cursore su parole come ‘partecipazione’, ‘condivisione’, ‘scuola’, ‘famiglia’, ‘asili’, ‘lavoro’, ‘precariato’, ‘donne’, ‘progettualità’. Un programma con contenuti ‘di sinistra’ se si vuole andare a catalogare certe idee”. E’ l’affermazione del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi il quale sottolinea che “Matteo Renzi non solo si presenta con un programma che ripropone una certa ideologia, ma si vuole battere sul terreno del confronto e del rinnovamento, concetti che, a volte, sono stati letti diversamente”. “Da sottolineare – dice Guasticchi – che Renzi ha scelto proprio l’Umbria, regione dove hanno ben governato forze politiche di sinistra e centrosinistra, e le altre regioni cosiddette ‘rosse’, Emilia e Toscana, per chiudere la sua campagna per le primarie. Sarà infatti venerdì 23 novembre a Spoleto, alle ore 18, presso Albornoz Palace Hotel e poi, alle ore 21,30, a Perugia al Centro Congressi ‘Capitini’. Un doppio appuntamento importante per ‘rileggere’ un programma che si pone l’obiettivo di innovare e riformare e, soprattutto, rinnovare, parola che come proprio cavallo di battaglia Renzi ha trasformato in rottamare. Una parola dirompente utilizzata proprio al fine di dare strada ai concetti del cambiamento reale che non significa rottamare le idee della sinistra riformista e pluralista, ma significa far capire a quei politici che, da vari decenni sono in parlamento e che vi continuano a stare e a percepire i vitalizi e i privilegi di casta, che una giusta opera di rinnovamento farebbe bene al Paese e ad ognuno di noi. Questi uomini che sono in certe posizioni per decisioni prese nei loft e nei caminetti, senza passare per il vaglio degli elettori, dovrebbero spontaneamente fare un passo indietro e dedicarsi alla politica anche sotto altre forme”. “Renzi – sottolinea Guasticchi – si pone in modo rispettoso verso agli amministratori che hanno lavorato bene e vuole costruire un Pd di stampo riformatore, senza alcuna rottamazione della sinistra e delle idee di sinistra. Indipendentemente dai vincitori, dovremo essere un modello che funziona. Coloro che perderanno le primarie, anche in Umbria, sosterranno i vincitori per dare corpo a questa nuova fase politica, auspicata da tutti, basata sulla costruzione di un’altra sinistra”.
Primarie, Guasticchi: “Renzi, rileggiamo il suo programma di sinistra per innovare e riformare”
Gio, 22/11/2012 - 22:12