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Perugia, si uccide prete ricattato per storia di sesso – Aggiornamento

Redazione

Perugia, si uccide prete ricattato per storia di sesso – Aggiornamento

Il Cardinale Bassetti in lacrime "siamo vicini alla famiglia e alla comunità" / Resta in carcere il giovane accusato di estorsione / La decisione del gip
Ven, 19/09/2014 - 15:01

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Aggiornamento ore 17.53 – Resta in carcere il giovane dell’est Europa accusato di aver tentato un’estorsione ai danni di Don Bucarini, il sacerdote suicidatosi oggi proprio durante l’udienza. Il gip di Perugia ha infatti valutato per il ragazzo sussistente il pericolo di reiterazione del reato, e ha dunque deciso emettere un’ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Capanne: al giovane è stata contestato il furto di una collana d’oro con una croce al religioso.

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Ore 15.01 – Don Franco Bucarini si è tolto la vita. Il prete 73enne balzato alle cronache nei giorni scorsi per una scabrosa vicenda giudiziaria è stato trovato privo di vita questa mattina nella sua abitazione. L’anziano parroco di Canneto-Capocavallo-Cenerente-Pantano-Prugneto avrebbe anche lasciato una lettera chiedendo scusa per il suo estremo gesto. Don Bucarini, era infatti irreperibile dal giorno in cui la notizia della denuncia era apparsa sui giornali.

La notizia è arrivata proprio durante l’udienza per la convalida del fermo del giovane 22 romeno, denunciato proprio dal sacerdote per un tentativo di estorsione.  Secondo quanto si apprende, il sacerdote nei giorni scorsi era stato vittima di un ricatto a sfondo sessuale a scopo di estorsione da parte di un giovane straniero. In seguito alla denuncia del sacerdote, i carabinieri avevano infatti sottoposto a fermo proprio il suo presunto ricattatore. Sulla vicenda indagano i carabinieri del capoluogo umbro. “Il mio assistito non si è probabilmente nemmeno reso conto di quanto stava accadendo” ha riferito all’Ansa il suo difensore, l’avvocato Giacomo Manduca. “E’ finito in una storia più grande di lui” ha aggiunto il legale.

La vicenda  Il sacerdote si era rivolto ai carabinieri denunciando che un giovane dell’est europeo gli aveva chiesto denaro per non divulgare un loro presunto legame a sfondo sessuale. Rapporti che però lo straniero nega. Oggi il gup di Perugia si è riservato di decidere sulla richiesta di convalida del fermo per tentativo di estorsione. Al centro dell’indagine condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria anche una foto nella quale comparirebbero però solo i volti dei due. Utilizzando anche questa immagine – in base alla denuncia – lo straniero avrebbe chiesto al sacerdote del denaro, sembra circa quattromila euro, per non divulgare la voce del presunto rapporto avvenuto in casa di quest’ultimo. Di qui la decisione del religioso di rivolgersi ai carabinieri. Che dopo anche alcune intercettazioni telefoniche hanno proceduto al fermo dello straniero.

Dalla diocesi  La Chiesa perugino-pievese è “profondamente sconvolta per la tragica morte di don Franco Bucarini, parroco di Canneto-Capocavallo-Cenerente-Pantano-Prugneto”. E’ quanto si legge in una nota della diocesi di Perugia in seguito al ritrovamento del cadavere del sacerdote che, nei giorni scorsi, sarebbe stato vittima di un ricatto a luci rosse. “Il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti con le lacrime agli occhi – prosegue la nota – ne ha dato notizia ai suoi collaboratori e al Consiglio episcopale diocesano convocato in Curia per discutere dei programmi pastorali”. Il cardinale ha sospeso immediatamente i lavori e si è recato presso la canonica della parrocchia di Capocavallo. Il gesto disperato di don Franco, si legge ancora “è forse provocato anche da talune recenti indiscrezioni apparse su alcuni media locali”. Sulla figura di don Franco Bucarini il cardinale Bassetti ha messo in evidenza “il suo zelo pastorale soprattutto in ambito missionario e caritativo” ed ha espresso la “vicinanza della Chiesa diocesana alla famiglia e alle comunità parrocchiali del parroco scomparso dove svolgeva il suo ministero sacerdotale dal luglio 2012”.

Don Bucarini – prosegue la nota – era nato a Perugia il 15 febbraio 1941. Fu ordinato presbitero il 1° maggio 1971 come membro della Congregazione religiosa degli Orionini esvolse gran parte del suo ministero sacerdotale in Francia e in Paesi di missione. Nel 2008, dopo sua richiesta, fu incardinato nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve; nominato parroco prima di Santa Maria Annunziata in Colombella (2 aprile 2008) e poi delle parrocchie di Canneto-Capocavallo-Cenerente-Pantano-Prugneto (18 luglio 2012). Attualmente ricopriva l’incarico di direttore dell’Ufficio diocesano per le missioni e la cooperazione tra le Chiese.

Articolo modificato alle 15.27

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