Presentata oggi "La Mama Spoleto Open 2012", la nuova stagione fringe di Spoleto - foto TO® - Tuttoggi.info

Presentata oggi “La Mama Spoleto Open 2012”, la nuova stagione fringe di Spoleto – foto TO®

Redazione

Presentata oggi “La Mama Spoleto Open 2012”, la nuova stagione fringe di Spoleto – foto TO®

Mar, 05/06/2012 - 16:08

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Arrivano da oltre dieci Paesi i protagonisti di La Mama Spoleto Open, evento speciale del Festival dei 2Mondi che proporrà quasi tre mesi di teatro, musica, danza e arti visive nei teatri e nelle piazze della città di Spoleto. Dal 30 giugno al 15 settembre si esibiranno oltre 300 artisti, fra gruppi affermati sul piano internazionale e compagnie emergenti o appena nate. Tutti nello stesso cartellone, come nella migliore tradizione dei Fringe Festival internazionali e del teatro La Mama E.T.C. di New York, da sempre aperto a nomi noti e a giovanissimi artisti. Il quartier generale della manifestazione sarà il Cantiere Oberdan, ex convento in centro storico appena restaurato, con due sale allestite. Ci saranno poi eventi nel Chiostro di San Nicolò, nella Sala Frau e nella coinvolgente Osteria del Rossobastardo, realizzata in collaborazione con la cantina Signae Cesarini Sartori e allestita alle pendici della Rocca Albornoziana, oltre ai tanti spettacoli open air.

La soddisfazione di sindaco e assessore – Entusiasti dell’iniziativa il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti e l’assessore alla cultura Vincenzo Cerami. Intervenendo durante la conferenza stampa di presentazione, il primo cittadino ha espresso grande soddisfazione per il recupero del “Cantiere Oberdan” che ha definito uno “spazio di tutta la città con un proprio regolamento interno”. “Il Fringe cade proprio a fagiolo – ha poi commentato Benedetti – siamo contentissimi che questa manifestazione a così alta valenza culturale faccia da battesimo ai nuovi locali”. “Mi sembra che la manifestazione sia partita col piede giusto dal punto di vista organizzativo – ha detto invece Vincenzo Cerami. – Di questo passo Spoleto non basterà più a contenere questo tipo di eventi culturali, che non dovranno “copiare” il Fringe di Edinburgo, bensì adattarsi alla realtà sud europea”. “Tuttavia – ha concluso Cerami – se la cultura e il teatro hanno un futuro ce l’hanno proprio qui, grazie alla libertà mentale di organizzatori e partecipanti de La Mama Spoleto Open, che sono certo sapranno rivitalizzare un teatro ormai sclerotico, sia nei contenuti che nel pubblico”.

Programma aperto – La parola è quindi passata ad Andrea Paciotto, uno dei principali organizzatori del Festival, che ha illustrato al pubblico ed hai giornalisti i punti salienti del programma. La sezione più ampia della manifestazione sarà costituita dall’Open Program: oltre novanta eventi selezionati attraverso un bando internazionale e scelti da un’apposita commissione. Arriveranno artisti provenienti da Stati Uniti, Messico, Austria, Gran Bretagna, Danimarca, Slovenia, Svizzera, Portogallo e da numerose città italiane. Proporranno spettacoli di ogni genere attraversando diversi linguaggi. Ci saranno performances innovative basate sulle più recenti tecnologie, originali eventi site specific, ma anche lavori basati su forme e strutture più tradizionali. Un ampio spazio sarà dato alla nuova drammaturgia, non mancheranno opere di videoarte, nonché originali combinazioni fra teatro, marionette e cinema. E poi ancora eventi ecosostenibili, rigorosamente unplugged, spettacoli itineranti che animeranno i vicoli e le piazze della città e anche lavori dedicati ai ragazzi. Parteciperanno gruppi giovanissimi, al loro primo confronto con un festival, ma anche compagnie storiche, attive da oltre trent’anni in Italia e all’estero.

Residenze artistiche – Una parte essenziale programma sarà dedicata alle residenze artistiche, che mirano a fare di Spoleto un importante polo di produzione internazionale. Fra gli ospiti più attesi di questa sezione ci sarà Neil La Bute, già vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes, che insieme a Marco Calvani lavorerà al progetto Author directing Author, in scena nel Teatrino delle Sei per il Festival dei 2Mondi. Stephan Koplowitz, il pluripremiato coreografo che ha realizzato eventi site-specific in tutto il mondo, proporrà un nuovo progetto insieme a John King, lo storico compositore della Merce Cunningham Dance Company. Attesi anche John Moran, il compositore e performer americano considerato il protegé di Philipp Glass, Kwesi Jhonson, il danzatore inglese che lavora sulla contaminazione fra forme colte di danza contemporanea, teatro fisico e Hip Hop, Elizabeth Swados, la compositrice, scrittrice e regista americana che ha firmato molti hit di Broadway come Alice at The Palace, interpretato da Meryl Streep, Fragments of a Greek Trilogy, prodotto da La MaMa E.T.C. e vincitore dell'Obie Award, o Groundhog, i cui diritti cinematografici sono stati acquisiti da Milos Forman. E poi il musicista e antropologo colombiano Luis Fernando Franco Duque, che ha lavorato per i principali festival in Colombia e a Cuba. Presenterà un concerto multimediale contaminando strumenti tradizionali e nuove tecnologie, progetto patrocinato dall’Ambasciata della Colombia a Roma. Atteso anche il giovane coreografo di origini iraniane, Afshin Vardjastandi insieme al suo collettivo Innprogress cru con sede a Perugia. Da New York arriverà la compagnia Monk Parrot, diretta dal regista e drammaturgo Luke Leonard. Un progetto speciale di residenza sarà SpoletoLab/ReteDanza, curato dal Balletto di Spoleto. Un vero e proprio circuito alternativo tra compagnie dotate di uno spazio performativo che si scambiano periodi di residenza, prove o presentazione degli spettacoli. Quest’anno, oltre al Balletto di Spoleto, si esibiranno Cie Twain (Ladispoli), John Zullo/Raw Dance (Stati Uniti), Mandala Dance Company (Ladispoli), Transithearth Dance (Austria), Gruppo E-Motion (L'Aquila), Vera Stasi (Tuscania), Arti Illesi (Roma), e Duncan 3.0.

Formazione – In programma anche corsi internazionali di alta formazione, che si svolgeranno fra luglio e agosto presso il Centro de La MaMa Umbria International. Registi, attori, drammaturghi, compositori e theatre-makers di livello internazionale, provenienti da Francia, Giappone, Italia, Iraq e Stati Uniti offriranno corsi intensivi su diversi aspetti dell'arte teatrale. Per l'edizione 2012 una particolare attenzione sarà rivolta alla collaborazione tra teatro e altre discipline. Fra i docenti ci saranno anche i già citati Stephan Koplowitz, Neil Labute, Marco Calvani, Elisabeth Swados, John Moran e Kwesi Johnson. Attesi anche Dr. Fadil Jaf, Preside del Fine arts college della Salahddin Univeristy di Erbil, in Kurdistan, Yoji Sakate, uno dei più noti registi e drammaturghi giapponesi, tradotto in oltre dieci lingue, Melanie Joseph, regista, scrittrice e produttrice che ha collezionato ben undici Obie Awards. Il corso di drammaturgia sarà tenuto da Mac Wellman, pluripremiato drammaturgo americano nonché docente di scrittura teatrale al Brooklyn College (New York). Ci sarà poi Joanne Akalaitis, regista e scrittrice statunitense vincitrice di cinque Obie Awards, già direttrice del Corso di Laurea in Regia della prestigiosa Juilliard School di New York; i suoi spettacoli sono andati in scena in alcuni dei principali teatri e festival internazionali, come il Lincoln Center, il Court Theatre o la New York City Opera. Previsto anche La Mama Spoleto Open Online: un ciclo di conferenze aperte al pubblico che potranno anche essere seguite anche via internet, grazie alla rete internazionale Culture Hub. Si tratta di un laboratorio sulla telepresenza, con base a New York, che sperimenta l’uso del web come strumento creativo per le arti performative e come veicolo per la divulgazione di spettacoli, incontri, congressi e momenti formativi.

Dimensione internazionale – Con un programma ampio e complesso, La Mama Spoleto Open mira a combinare un forte radicamento sul territorio ad una sua innata proiezione internazionale. Saranno coinvolte varie associazioni culturali umbre, con l’idea di far nascere una manifestazione della città, come nella migliore tradizione dei fringe, per rilanciare Spoleto come città di creatività e produzione artistica. Allo stesso tempo la vocazione internazionale de La Mama Umbria International nutre la manifestazione grazie alle reti di cui fa parte, come l’Istituto Internazionale del Teatro (Iti-Unesco). Sono inoltre stati attivati rapporti di collaborazione e scambio con il Fringe Festival di Amsterdam e con il Fringe Festival di Edimburgo. Articolandosi per quasi tre mesi, questa manifestazione vuole dunque essere un’occasione di confronto e di scambio a diversi livelli. Di qui la presenza di artisti provenienti da molti Paesi e Culture, ma anche la coabitazione fra vere star dello spettacolo con giovanissime compagnie.

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