Tutto nasce da una risposta pubblica che l'Assessore Piero Mignini da alla Dirigente scolastica del Pontano Sansi-Leoncillo Leonardi, Roberta Galassi, circa lo stato delle trattative tra la Provincia e la Curia Arcivescovile di Spoleto, per quanto riguarda la sede del futuro Polo Umanistico individuata nell'immobile dell'Ex-Seminario in Via del Seminario a Spoleto. La Galassi evidentemente preoccupata per la mancanza di notizie sulla trattativa in corso chiedeva lumi all'Assessore.

Ecco il dettaglio della nota dell'Assessore provinciale in risposta alla Dirigente:

“Non posso che iniziare con un ringraziamento non per nulla formale, al dirigente Scolastico Galassi per averci ricordato in maniera così eclatante una problematica, a cui tutti i giorni, e da parecchi mesi la Provincia sta lavorando, forse non sarebbe stato necessario, ma evidentemente una nuova sollecitazione non può che farci ulteriormente intensificare il nostro lavoro. La Provincia di Perugia ha da tempo individuato in pieno accordo con il Comune di Spoleto (sancito dalla sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa) l'ubicazione del Polo Umanistico (Liceo Classico, Linguistico, Psico-pedagogico) presso il complesso dell'Ex Seminario in via del Seminario. La sottoscrizione del Protocollo di Intesa sui Poli Scolastici era stata preceduta da un serrato confronto tra la Provincia di Perugia e l'Arcidiocesi di Spoleto- Norcia, sia tecnico che amministrativo, volto a definire la possibilità di adeguare, alle normative vigenti (normativa scolastica, antisismica, prevenzione incendi, barriere architettoniche) i due antichi edifici e la possibilità, degli stessi, di poter soddisfare a pieno le esigenze della popolazione scolastica dei Licei anche alla luce dell'evoluzione apportata dalla recente “Riforma Gelmini”. Gli incontri sono di seguito proseguiti per la definizione di un canone equo che veniva stabilito in euro 114.192,00/anno oltre a euro 6.360,00/anno per l'utilizzo di un campo polivalente posto sul cortile antistante gli edifici. Successivamente in data 31.03.2009 Sua Eccellenza l'Arcivescovo Riccardo Fontana con nota indirizzata al Presidente della Provincia formalizzava gli accordi sopra descritti ed allegava una proposta di contratto di locazione. Sulla base di diretta dichiarazione di intenti, in seguito, veniva stipulato il Protocollo di Intesa sopraccitato che assorbiva la proposta dell'Arcivescovo. La questione venne momentaneamente sospesa per l'avvicendamento della nuova amministrazione, la quale una volta insediata, ha dato nuovo impulso alla definizione del piano/programma per l'articolazione logistica del polo scolastico per l'istruzione secondaria superiore. Negli incontri susseguitisi con il nuovo Arcivescovo e con i tecnici dell'Arcidiocesi è emersa una nuova e sostanziale diversa quotazione, rispetto al Protocollo di Intesa, del complesso immobiliare costituito dai due antichi edifici e degli spazi esterni che, attraverso successive lievitazioni, rideterminava il canone di locazione in euro 350.000,00/anno, mentre veniva manifestata una nuova disponibilità alla loro vendita per una ammontare complessivo di circa euro 9.000.000,00 nelle condizioni in cui attualmente gli stabili si trovano. La Provincia di Perugia attraverso la propria struttura ha riverificato il valore immobiliare del complesso in oggetto (come più volte comunicato nei vari incontri succedutisi a Perugia ed a Spoleto) confermando il valore della locazione in euro 114.192,00/anno oltre ad euro 6.360,00/anno per l'utilizzo di un campo polivalente posto sul cortile antistante gli edifici e rideterminando in euro 6.000.000,00 il valore della vendita del complesso immobiliare nello stato in cui si troverà al termine dei lavori in corso (con opere strutturali ed intonaci ultimati). Purtroppo tale importo non risulta disponibile nel bilancio della Provincia di Perugia. In considerazione dell'importanza che l'immobile riveste per la Città di Spoleto, i due Enti sottoscrittori del Protocollo di Intesa hanno proposto all'Arcidiocesi di acquisire in locazione il complesso nello stato in cui si troverà al termine dei lavori in corso, provvedendo alle opere di completamento (pavimentazione ed opere impiantistiche ) a proprio carico, nel rispetto del progetto redatto dai tecnici della Curia. Tutto ciò è contenuto in una nostra proposta di locazione ufficialmente formalizzata in data 24/06/2010 e della quale siamo in attesa di riscontro. Si tranquillizzi dunque Signora Galassi come può ben vedere la Provincia di Perugia ha profondamente a cuore i problemi della Città di Spoleto, al punto tale di farsi carico anche di spese oggi sostenibili, dall'Ente e dal Comune di Spoleto, solo con grandissime difficoltà; le posso inoltre assicurare che i consiglieri provinciali sia di maggioranza sia di minoranza hanno seguito e stanno seguendo con quotidiano impegno tutte le fasi di una difficile ed articolata trattativa coscienti che le motivazioni che hanno portato a scegliere l'Ex Seminario come nuova sede del Polo Umanistico siano oggi più che mai attuali e conseguentemente la Provincia di Perugia farà ogni tentativo per fare diventare presto realtà la nuova sede, compatibilmente con la ragionevolezza delle richieste, del rispetto delle normative, delle risorse economiche degli Enti interessati e rifiutando ogni speculazione sia di natura politica sia economica”.

Fin qui una normale diesamina della situazione inerente la trattativa. Se non fosse che nel tardo pomeriggio di ieri è proprio la la Curia Arcivescovile a pubblicare una nota stampa di rettifica con la quale si smentiscono le dichiarazioni di Mignini sulla trattativa.

Ecco quanto dichiarato dall'Ufficio stampa della Diocesi:

“In riferimento ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale circa l'ubicazione del Polo umanistico presso il complesso dell'ex-Seminario di proprietà dell'Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, la Curia Arcivescovile legge con sorpresa le affermazioni dell'Assessore all'edilizia scolastica e patrimonio della Provincia di Perugia che riportano informazioni non corrispondenti alla realtà, alla documentazione esistente e allo stato della trattativa in corso. La Curia Arcivescovile riafferma la propria disponibilità alla formulazione di un accordo rispettoso delle normative, che salvaguardi il patrimonio della diocesi e, considerando le esigenze di tutti, sia assolutamente privo di qualsiasi speculazione.”