Prorogata chiusura del centro accoglienza, gli ospiti hanno chiesto un'altra settimana prima di lasciare la palestra | Le strutture abitative sono state già trovate e in via di definizione, verrà loro anticipato Cas di luglio per pagare subito l'affitto
Nella giornata di ieri (27 giugno) il responsabile umbro della Protezione Civile Stefano Nodessi Proietti e la dirigente Stefania Tibaldi hanno incontrato i 13 sfollati ospitati al centro di accoglienza allestito nella palestra di Pierantonio.
Nodessi ha ribadito che l’ordinanza della Regione Umbria stabilisce la chiusura del centro alla data del 30 giugno prevedendo la possibilità del Cas (Contributo di autonoma sistemazione), anche se per un tempo molto limitato rimarrà aperto in regime di prorogatio, per concedere ai pochi rimasti di trovare una soluzione abitativa.
Per facilitare la soluzione Nodessi ha informato che verrà loro dato in anticipo il Cas di luglio, in modo da avere subito in mano denaro per pagare l’affitto. Gli sfollati hanno chiesto una settimana di tempo per trovare casa e si sono impegnati a lasciare la struttura entro il 9 luglio, dichiarando che hanno già trovato soluzioni abitative e che devono solo essere definite. Lasceranno comunque la struttura con i soldi in mano per pagare subito la prima rata di affitto.
Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha voluto anche confrontarsi con la delegazione Cgil rappresentata dal segretario generale di Perugia Simone Pampanelli e dal responsabile di zona Euro Angeli, che lunedì scorso hanno promosso un’assemblea proprio al centro accoglienza di Pierantonio.
Pure i sindacati, alla presenza del vicesindaco Annalisa Mierla, assessore con delega al terremoto, hanno richiesto a Regione e Comune una proroga del termine di rilascio del centro sino al 9 luglio, lamentando l’impossibilità di trovare nuove soluzioni abitative anche a causa di un mercato degli affitti che respingerebbe gli ultimi sfollati.
“Da parte dell’Amministrazione – fanno sapere dal Comune – rimane la massima disponibilità nel sostenere queste ultime 13 persone nel rilascio dello stabile, che deve tornare comunque operativo per gli studenti delle scuole già da fine agosto, in previsione del nuovo anno scolastico ma non possiamo mancare di rilevare come il mercato degli affitti sia lo stesso dinnanzi al quale hanno trovato valida risposta oltre 600 persone che fin da subito dopo il sisma hanno lasciato il centro accoglienza. Con massimo spirito di collaborazione, stante la criticità rilevata da Cgil nell’iniziativa di lunedì, sollecitiamo l’organizzazione affinché tramite i sindacati dei proprietari di immobili, si adoperi per trovare una casa per le ultime persone rimaste nel centro”.