Pesca, gestione fiumi e tratti no kill ancora assegnati a Legambiente

Pesca, gestione fiumi e tratti no kill ancora assegnati a Legambiente

Redazione

Pesca, gestione fiumi e tratti no kill ancora assegnati a Legambiente

Gio, 25/11/2021 - 18:56

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L'associazione ambientalista rilancia sulle attività di vigilanza e monitoraggio e sul progetto per la reintroduzione della trota mediterranea

La Regione Umbria ha confermato l’affidamento a Legambiente Umbria della gestione del patrimonio ittico, degli ecosistemi acquatici e delle Zone a regolamento specifico no kill della Valnerina per il biennio 2022 e 2023.

Al centro della gestione la vigilanza ittica e ambientale, i monitoraggi della fauna ittica e della qualità delle acque, gli interventi di ripristino e miglioramento ambientale e il recupero e la salvaguardia della trota mediterranea.

I tratti di fiume interessati

Sono interessati alla gestione oltre 70 km dei fiume Nera e Corno e dei suoi affluenti, da località Belforte, al confine con la Regione Marche, fino a valle all’altezza del canale Staino in Provincia di Terni. Oltre ai 19 km di tratti a regolamento specifico no kill del fiume Nera e del Corno, dove è in vigore un regolamento molto stringente con numero chiuso e accesso solo su prenotazione e che obbliga il pescatore ad usare solo esche artificiali e amo senza ardiglione e al rilascio immediato del pesce senza arrecare alcun danno.

La soddisfazione di Zara

“Ringraziamo i club e le associazioni di pesca sportiva tra cui l’A.P.S. Il Mulinaccio di Ponte Felcino, il Fly Club Valnerina, il Mosca Club il Bombo, Associazione Dilettantistica Cucco Mosca Club, le associazioni nazionali e le scuole di pesca a mosca come l’Associazione Italiana Guide Professionali di Pesca, la Claudio Carrara Fly Fishing School e la TLT Academy, Accademia Italiana della pesca con la mosca – dichiara Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria – che hanno sostenuto il nostro progetto, a dimostrazione che l’impegno profuso da Legambiente Umbria in questi ultimi anni per la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi acquatici della Valnerina e la promozione di modalità di pesca sempre più sostenibili, è apprezzato anche da una parte importante e autorevole del mondo della pesca”.

Il progetto di Legambiente Umbria, evidenzia l’associazione ambientalista, ha il sostegno anche di molti operatori turistici, della ristorazione e dell’accoglienza del territorio della Valnerina e si avvale del supporto scientifico del Dipartimento di Chimica Biologia e biotecnologie dell’Università di Perugia, oltre a quello di Legambiente Onlus.

La vigilanza

L’attività di vigilanza ittica e ambientale è il fulcro del progetto di Gestione e valorizzazione del patrimonio ittico e degli ecosistemi acquatici delle ZPS del Fiume Nera e del Fiume Corno. Il servizio di vigilanza è svolto dalle Guardie Ittiche volontarie di Legambiente Umbria in possesso di specifico Decreto rilasciato dalle Province di Perugia e di Terni. Il loro compito consiste nel far rispettare le norme vigenti in materia di pesca sportiva e le altre norme per la tutela e conservazione degli ambienti acquatici. Si occupano inoltre negli interventi di recupero della fauna ittica, di controllo ed eventuale ripristino dello stato della popolazione ittiofaunistica.

Nel corso triennio di gestione 2019/2021, le Guardie ittiche di Legambiente Umbria sono intervenute anche segnalando e denunciando scarichi fognari civili inefficienti, scarichi fuori norma di impianti di itticoltura, mancato rispetto dei minimi deflussi vitali, lavori in alveo prive delle necessarie autorizzazioni, fenomeni di dissesto idrogeologico.

Il monitoraggio

“Fondamentale è anche il monitoraggio della fauna ittica e degli ambienti acquatici per verificare le eventuali criticità e lo stato di efficienza dell’ambiente acquatico in relazione alle varie attività antropiche che insistono sul fiume – dichiara Marco Pippi di Legambiente Umbria estorico riferimento della gestione degli ecosistemi acquatici della Valnerina –. Il monitoraggio sarà effettuato con il supporto tecnico scientifico del Dipartimento di Chimica Biologia e biotecnologie dell’Università di Perugia, ma vedrà anche la collaborazione e il protagonismo dei pescatori, delle guardie ittiche di Legambiente Umbria e dei volontari dell’associazione anche attraverso attività di citizen science, così da rilevare sia situazioni a rischio imminenti o in corso, sia per costituire una raccolta dati riferiti a quei parametri che permettano di stabilire lo stato di efficienza e qualità dell’ambiente acquatico”.

La trota mediterranea

Legambiente Umbria collaborerà attraverso l’impiego dei volontari dell’associazione, alle attività di recupero, reintroduzione e monitoraggio della trota mediterranea, la specie ittica nativa del bacino idrografico del fiume Nera, promosse dalla Regione Umbria nell’ambito del progetto di recupero e salvaguardia della Trota Mediterranea

Ampio spazio avrà anche la divulgazione, la sensibilizzazione per la promozione delle attività di pesca e più in generale di tutte le attività in natura a basso impatto ambientale, strategiche per lo sviluppo locale e per la salvaguardia degli ecosistemi fluviali e per il mantenimento di una eccellente qualità ecologica.

La Valnerina

“La Valnerina è uno dei territori di maggior pregio ambientale, storico culturale e artistico dell’Umbria – conclude Maurizio Zara – interessato dalla presenza di una ricca rete di aree destinate alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali e della flora e della fauna selvatiche in base alla biodiversità in base alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”. Tutto il territorio della Valnerina rappresenta quindi la scommessa più significativa per il futuro dello sviluppo sostenibile umbro, un contesto dove poter tradurre i principi generali delle normativa regionale, nazionale ed europea di conservazione della biodiversità, in un modello di gestione e di valorizzazione delle aree protette regionali che faccia coesistere in modo virtuoso la necessità di conservazione e tutela delle risorse ambientali, storiche e culturali, con la valorizzazione e lo sviluppo di attività economiche, sociali e ludico sportive”.

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