di Learco Saporito (*)
Il 18 Maggio 2011 il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la legge 74/2011 di conversione del decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27 e concernente l'assegnazione di “assegni una tantum” al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Le maggiori sigle sindacali del comparto hanno protestato duramente dinanzi a tale provvedimento in quanto la legge 74/2011 non prevede la corresponsione delle indennità fisse e continuative alle forze dell’ordine, alle forze armate ed ai vigili del fuoco, come era stato promesso dal Governo e nonostante ciò avvenga con fondi propri, senza chiedere un solo centesimo alle casse dello Stato.
Il pagamento degli assegni “una tantum” (un obolo di 23 € e 50 centesimi di media per due anni)attraverso l’utilizzo di fondi già stanziati per il settore, potrebbe inoltre comportare che queste indennità non siano considerate pensionabili e potrebbe anche penalizzare le liquidazioni, malgrado il personale di tale comparto sia già stato colpito dal blocco retributivo per il periodo 2011-2013.
Altro problema è sicuramente la specificità del settore, approvata solo sulla carta ma mai finanziata e la conseguente penalizzazione degli operatori delle forze di polizia e forze armate; per non parlare della totale assenza di fondi sul versante del riordino delle carriere e della riduzione sullo straordinario. Le promozioni, gli avanzamenti di carriera, le anzianità di servizio ecc. se non verranno reperite risorse aggiuntive, spariranno dal 2013.
Certo è che non si può continuare a mortificare questa categoria di lavoratori e servitori dello Stato non dando loro le soddisfazioni legittime dell’egregio lavoro svolto e per di più senza mezzi.
Ricordiamo che oltre ai tagli effettuati al personale, sono stati effettuati notevoli tagli sull’operatività e sulla funzionalità dell’apparato con il taglio di un miliardo e 600 milioni di Euro per il triennio 2009-2011, la manovra 2010 ha apportato un ulteriore taglio di 600 milioni di euro per il triennio 2011-2013 e questo a danno di benzina, manutenzione auto, manutenzione edifici, supporto informatico, il tutto naturalmente a scapito della sicurezza dei cittadini.
Le numerose sforbiciate alla sicurezza rischiano quindi di ridimensionare drasticamente la capacità operativa delle forze di polizia.
Condividendo pienamente le legittime rivendicazioni del comparto, esprimo quindi la totale vicinanza al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che quotidianamente rischiano la vita per la nostra sicurezza. Tutti noi esponenti di Futuro e Libertà ci mobiliteremo nelle sedi opportune affinchè questi “grandi servitori dello stato” possano aver riconosciuti strumenti e mezzi necessari a garantire la sicurezza dei cittadini e la legalità.
(*) Responsabile Tematico Nazionale di Futuro e Libertà per la Pubblica Amministrazione
