Si saprà solo nel primo pomeriggio quando potrà essere rimpatriata la salma di Federico Cecchini (il terzo da sx nella foto scattata durante la visita del presidente provinciale Guasticchi), il 28enne assessore ai servizi sociali di Norcia rivenuto ieri mattina senza vita nel bagno di un albergo della capitale norvegese dove si era recato per una vacanza insieme ad altri 8 amici. Da pochi minuti è cominciato un vertice fra i funzionari dell’Ambasciata italiana a Oslo e quelli della polizia che sta effettuando le indagini sul decesso. La magistratura ha disposto l’esame autoptico sul corpo del giovane, esame che, oltre a richiedere inevitabilmente alcuni giorni per essere relazionato, dovrà fugare ogni dubbio anche sulla morte del giovane assessore.
Cecchini, come sembra ormai appurato, si è tolto la vita sicuramente dopo la mezzanotte di ieri. Ad accorgersene l’amico con cui divideva la stanza d’albergo: Achille, 61 anni, funzionario in pensione di un istituto di credito locale, si è svegliato verso le 2 e, vedendo che il letto di Federico era ancora intatto, si è alzato andando in bagno. La porta chiusa dall’interno ha subito fatto pensare al peggio e sono scattati i soccorsi. Inutili, però. Cecchini era ormai spirato. Sul posto sono stati ritrovati due biglietti, uno indirizzato alla mamma, l’altro agli amici. Biglietti che sono stati sequestrati dagli inquirenti.
Intanto Norcia è sotto shock per la drammatica notizia che già da ieri mattina aveva fatto il giro della cittadina. Dove Federico Cecchini, a dispetto della giovane età, era molto conosciuto e stimato: già vice direttore dell’ufficio postale, era stato scelto dal primo cittadino, Gianpaolo Stefanelli, appena due mesi fa per guidare l’assessorato ai servizi sociali, politiche giovanili e sport. Il sindaco è in continuo contatto con l’Ambasciata a Oslo e non si esclude che possa raggiungere nei prossimo giorni la capitale scandinava per riportare a Norcia la salma di Cecchini. Gli otto nursini che erano con Cecchini, a quanto è dato sapere, hanno deciso di proseguire il loro tour in Norvegia. Una necessità, più che una volontà, legata alle esigenze organizzative del tour, al quale hanno preso parte anche una ventina di folignati, e alla difficoltà di trovare un volo per rientrare in Italia.
Articolo correlato