MEGAPOSTER PER FESTEGGIARE IL FIGLIO MATTEO E LA MOGLIE EN. E’ IL SOLITO FILIPPO U’ MATTU (Foto – Guardalo con la papalina del papà) - Tuttoggi.info

MEGAPOSTER PER FESTEGGIARE IL FIGLIO MATTEO E LA MOGLIE EN. E’ IL SOLITO FILIPPO U’ MATTU (Foto – Guardalo con la papalina del papà)

Redazione

MEGAPOSTER PER FESTEGGIARE IL FIGLIO MATTEO E LA MOGLIE EN. E’ IL SOLITO FILIPPO U’ MATTU (Foto – Guardalo con la papalina del papà)

Dom, 21/09/2008 - 14:41

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Come far sapere al mondo la propria felicità per aver ritrovato moglie e figlio? Basta chieder consiglio al prode Filippo Proietti, alias Filippo U' Mattu, titolare, neanche a dirlo, dell’Osteria del Matto. La sua di gioia l’ha esternata con tanto di megaposter che da poche ore sono stati affissi in giro per il centro storico: è così che ha dato il suo personale welcome alla moglie En (Anna) Rungrudee e al figlio (guarda caso) Matteo. Difficile non accorgersi di quel stravagante annuncio. Il primo,dedicato al figlio, campeggia in Piazza della Libertà; il secondo, alla moglie, fa bella mostra lungo il curvone di San Domenico. Insomma, che chiunque acceda al centro storico sappia della sua felicità. E nessuno pensi che sia una trovata pubblicitaria per il ristorante. Per mesi Filippo ha fatto avanti e indietro con Roma, fra carte bollate e uffici dell’ambasciata thailandese, per potersi ricongiungere alla moglie e al proprio primogenito. Ai parenti e agli amici più cari per settimane e settimane ha confidato la sua pena per stare così lontano dalla sua famiglia. Alla fine ce l’ha fatta. Mercoledì scorso l’affascinante signora Proietti (principessa della regione di Phanom) è scesa dal Boeing tenendo in braccio il ‘matterello’, come lo chiama Filippo. Adesso ha sette mesi. Sul nome che ha scelto ci gioca un po’ su. “E’ chiaro perchè lo ho chiamato così” dice lo stravagante papà “…ma lo sai che il nome Matteo significa ‘Dono di Dio’…” lasciando così intendere, se ce ne fosse bisogno, che tutta quella fama di burlone è più una strategia del personaggio che si è andato creando in città. E che piace tanto ai suoi clienti, ormai abituatisi ai suoi modi spicciativi e non sempre getili. Nulla a che vedere con la ‘Parolaccia’ di Roma, per carità. Certo è che esser serviti da lui è una esperienza da provare: schietto, genuino, pane al pane e vino al vino. E se ti arrabbi, fai due fatiche. Ma torniamo all’arrivo dei due familiari. Per la festa ufficiale bisognerà ancora attendere qualche giorno. Stamattina però U’ Mattu ha fatto un giro per il centro storico presentando così agli amici e ai colleghi esercenti l’erede di casa Proietti. In cucina sono rimaste nonna Santina, zia Alessia e la stessa En, che comincia così a prender confidenza con i fornelli. E’ bello Matteo, bellissimo, con quei tratti orientali e la papalina colorata che lo ripara dal freddo. “E’ la stessa papalina che avevo fatto con l’uncinetto quando è nato Filippo” dice la nonna.


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