Sono ore febbrili per le organizzazioni sindacali che stanno seguendo la vertenza Maran e R&S ormai quasi conclusa. Da questa mattina sindacati, proprietà e rappresentanti di Hoist Finance sono seduti allo stesso tavolo al ministero del Lavoro per definire gli ultimi dettagli sul passaggio alla società nordeuropea del gruppo spoletino ed i contorni della pratica di licenziamento collettivo. In corso c’è infatti la trattativa sul numero di esuberi ma anche sull’inquadramento per chi verrà riassunto e l’ammontare per l’incentivo all’esodo.
Attualmente, secondo quanto si apprende, è in corso la riunione in seduta ristretta per stabilire appunto i numeri degli attuali dipendenti di Maran e R&S (circa 250) che verranno riassunti da Hoist. Nei giorni scorsi si era registrato un passo in avanti sulla riduzione degli esuberi, ma quanti saranno esattamente (probabilmente un’ottantina) lo si saprà solo al termine della lunga riunione odierna.
Tra gli elementi di novità emersi nelle ultime ore, anche passi in avanti nel livello di inquadramento per chi sarà assunto da Hoist, rivisto al rialzo per 22 lavoratori, quasi tutti Maran e 1 solo R&S. Mentre come incentivo all’esodo sarebbero riconosciute 4 mensilità.
Maran e R&S, una commissione paritetica per riassumere i lavoratori
Di più si saprà domani mattina, quando a Santo Chiodo si riunirà l’assemblea dei lavoratori, a cui i sindacati riferiranno l’esito del tavolo odierno e che saranno chiamati a votare l’accordo.