“E' un dovere spiegare agli elettori le ragioni che mi hanno spinto ad uscire dal Gruppo Consiliare del Pdl”. Esordisce così, il Consigliere comunale Gianmarco Profili nella conferenza stampa indetta per motivare, appunto, la scelta fatta nella prima seduta del Consiglio comunale della città di Spoleto.
Un percorso a ritroso che ha origine nelle “modalità con cui è stato scelto il candidato Sindaco della coalizione di centro destra”, dice Profili e terminato con la fuoriuscita dello stesso dal medesimo schieramento politico. Senza mezzi termini il Consigliere, afferma che a scegliere Angelo Loretoni, quale candidato, furono il Senatore Benedetti Valentini e il Consigliere Regionale Franco Zaffini; la classica “scelta dall'alto” che provocò non pochi dissapori negli ambienti del centrodestra spoletino. “Io però – afferma Profili – nonostante non abbia condiviso la scelta, mi sono impegnato in campagna elettorale perchè considero la politica una passione e non un lavoro”. Ma le questioni sollevate dal consigliere, sembrano andare oltre il personalismo o i dissapori personali, il suo appare piuttosto un ragionamento politico, basato su perni come meritocrazia, esperienza politica e conoscenza del territorio.
“Non siamo riusciti – ammette – a rompere quel trasversalismo che caratterizza la nostra azione su Spoleto” e affonda la lama quando afferma “non è stata fatta, ad oggi, un'analisi di voto. Loretoni ha ottenuto il 3% (700 voti) in più della coalizione, ma il Pdl ha 3 consiglieri in meno rispetto all'ultimo mandato”. In effetti, qualcosa non quadra, ma Profili prosegue per la sua strada e torna ad attaccare i quadri locali del partito di Berlusconi “Zaffini non ha appeal con la cittadinanza, lo dimostra la sua storia politica a Spoleto e ha gestito le nomine in modo non meritocratico”.
Ma c'è di più “Su questo fronte Zaffini mi chiamò per espormi le sue scelte: Carlo Petrini Capogruppo in Consiglio comunale, David Militoni Vicepresidente del Consiglio Comunale, Maurizio Hanke alla guida del coordinamento comunale del Pdl di Spoleto; a me propose la Commissione controllo e garanzia, carica che tra l'altro era già stata proposta ad Alessandro Cretoni”. L'excursus è limpido ed è testimonianza di quella che lo stesso Profili chiama, la “logica del bilancino”. Una sorta di divisione dei pani, ma senza i pesci.
Ma c'è dell'altro. Profili sostiene che “Il Pdl è una forza politica nuova in cui sono confluiti altri partiti, il Congresso è stato fatto di recente e non è un mistero che non ci siano tessere del Pdl”. Nello specifico “a Spoleto non c'è una sede e se un elettore volesse tesserarsi sarebbe costretto ad andare a Perugia”. Critiche serrate quelle di Profili che ricevono la condivisione del Consigliere Provinciale Gianpiero Panfili, presente in sala, il quale afferma “condivido tutto quello che Gianmarco ha detto e a lui và la mia piena solidarietà. Ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda. La situazione di Spoleto è inverosimile ma altrove non è migliore e non nego che la posizione presa da Profili mi sta facendo riflettere”. Che Panfili sia un personaggio schietto non è una novità, ma che rifletta su una sua probabile uscita dal Pdl è in questo momento una “novità”, che lascia alquanto spiazzati.
Infine, Profili sostiene di essere “stanco e stufo di sentir dire che a Spoleto non si vuole vincere, io che i miei 324 elettori li conosco uno per uno, a differenza di altri che i voti se li fanno procurare”. Poi torna sulla questione dell'assegnazione delle cariche, “mi sarei aspettato di diventare Capogruppo per tutto quello che ho fatto negli ultimi 5 anni, per tutte le volte che sono rimasto ai consigli comunali fino alle 22 studiando carte e documenti, credevo, per questi ed altri motivi, di essere la persona più idonea”. Così non è stato, ed ecco allora la decisione di uscire dal Gruppo Pdl ed entrare nel Gruppi Misto – di cui è l'unico componente – e di parlare chiaro e tondo ai suoi elettori.
Finora però, secondo quando ha dichiarato, non avrebbe preso contatto con nessun partito e l'ipotesi di una sua candidatura per la Lega non viene confermata. Però ammette è “Ovvio che mi guardo intorno ma sempre nei confini del centro destra”; così visto che è appena fuoriuscito dal Pdl, e l'ipotesi Lega non è confermata, non si sa a chi potrebbe strizzare l'occhiolino.
(C.F)