E’ scomparso nella notte a causa di un malore il celebre regista lituano Eimuntas Nekrosius. L’artista di fama internazionale, 65 anni, famosissimo anche in Italia per le sue regie liriche, stava lavorando da ultimo alla messa in scena di un Edipo a Colono da rappresentare alla prossima stagione del Festival di Napoli. Molti i suoi lavori teatrali che hanno fatto il giro del mondo, tra i più noti c’è la trilogia shakespeariana con Macbeth, Otello e un Amleto visionario e barbarico.
Eimuntas Nekrosius mise piede per la prima volta a Spoleto, nonostante già fosse un celebrato regista di culto, oggetto di una vera e propria “venerazione” da parte di schiere di attori e addetti ai lavori, per il suo particolarissimo approccio alla scena, nell’edizione n°59 del Festival dei Due Mondi, nel 2016. Spoleto59 verrà ricordata come l’edizione in cui il Direttore Artistico, Giorgio Ferrara, fece una grande apertura di credito al teatro dei paesi dell’Est. Oltre a Nekrosius, fu anche l’anno della prima volta al Festival per Rimas Tuminas e del suo Vakhtangov State Academic Theatre of Russia, con uno splendido Eugene Onegin. (CLICCA QUI)
Su Eimuntas Nekrosius, all’arrivo a Spoleto, aleggiava la leggenda della durata epica delle sue messe in scena di cui Ferrara scherzando ricordava in conferenza stampa che “la più breve di solito non dura meno di 7 ore… ma quella di Spoleto è più corta”, cercando di non spaventare il pubblico festivaliero abituato a correre da uno spettacolo all’altro anche nell’arco di poche ore di differenza.
Per Spoleto59, il regista di Vilnius mise in scena A Hunger Artist di Franz Kafka, una splendida riduzione teatrale del testo kafkiano ad opera del Meno Fortas Theatre di Vilnius da lui stesso fondato, e che a nostro parere fu la più bella piece in programma nella sezione Teatro di quell’anno.
Spoleto59, a San Simone per “A Hunger Artist” successo delle emozioni e del pensiero
La scomparsa del regista lituano, lascia un vuoto profondo tra i suoi ammiratori ma al contempo consegna al teatro internazionale una eredità importantissima su cui lavorare per non disperdere un patrimonio straordinario di esperienza e genialità, che Spoleto ed il Festival hanno avuto la fortuna di poter vedere dal vivo.
EIMUNTAS NEKROŠIUS | (anno di nascita 1952) si diploma al Lunacharski Institute of Theatre Art di Mosca. Lavora per lo State Youth Theatre di Vilnius e per il Kaunas Drama Theatre. Con lo State Youth Theatre realizza La piazza di Yeliseyeva, Amore e morte a Verona di Antanėlis e Geda, Pirosmani, Pirosmani, Un giorno più lungo di cento anni di Aitmatov, Zio Vanja di Cechov e Il naso di Gogol. Tutte le sue produzioni vengono premiate e riscuotono un grande successo nazionale e internazionale. Egli stesso viene insignito di numerosi premi ufficiali nel campo delle arti. Incaricato della direzione del Festival Teatrale Internazionale Lituano LIFE, realizza Mozart e Salieri, Don Giovanni, Il festino durante la peste di Puškin, Le tre sorelle di Čechov e Amore e morte a Verona. Nel 1994 riceve un premio speciale come miglior regista dell’anno dall’Associazione Teatrale Lituana, dall’Assemblea Baltica per Mozart e Salieri, Don Giovanni, La peste e il Premio Europa per le Nuove Realtà Teatrali da Taormina Arte. Nel 1997 produce il plurupremiato Amleto di Shakespeare. Viene insignito del titolo di Gran Duca Gediminas e ottiene il Premio Nazionale della Lituania. Dal 1998 è direttore artistico del teatro studio Meno Fortas, fondato nello stesso anno. Realizza Macbeth di Shakespeare, premio Maschera d’Oro dalla critica russa, debutta a Venezia l’Otello di Shakespeare, premio migliore produzione e miglior regista al MESS Festival di Sarajevo e riceve il premio internazionale K. S. Stanislavskij a Mosca. Nel 2002 presenta la sua prima opera, il Macbeth di Verdi al Teatro Comunale di Firenze. Nel 2003 debutta con Le stagioni di Kristijonas Donelaitis, premio miglior regista dell’anno dal Ministero della Cultura lituano e Maschera d’Oro del Festival internazionale teatrale russo come miglior produzione teatrale straniera e produce l’acclamato Giardino dei ciliegi di Čechov. È del 2004 la poetica produzione tratta dal Cantico dei Cantici del Vecchio Testamento. Seguono le opere I bambini di Rosenthal di Desiatnikov, per il Bolshoi di Mosca, e Boris Godunov per il Teatro Comunale di Firenze, Faustdi Goethe, Le valchirie di Wagner, Anna Karenina e La leggenda della città invisibile di Kitezh, L’Idiota di Dostoevsky che riceve la Golden Stage Cross, Faust di Gounod alla Scala di Milano, Caligula al Teatro delle Nazioni di Mosca, l’Otellodi Verdi al Teatro dell’Opera e Balletto nazionale lituano, la Divina Commedia di Dante e Paradiso al Teatro Olimpico di Vicenza, Qudsja Zaher al Teatro Wielki di Varsavia, Il libro di Giobbe al Teatro Meno Fortas. Nel 2015 dirige Boris Godunov di Pushkin al Lithuanian National Theatre.
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