Spoleto59, pubblico ammaliato dall'Eugene Onegin in lingua originale - Tuttoggi.info

Spoleto59, pubblico ammaliato dall’Eugene Onegin in lingua originale

Carlo Vantaggioli

Spoleto59, pubblico ammaliato dall’Eugene Onegin in lingua originale

Giorgio Ferrara "I russi migliori attori del mondo" | Rimas Tuminas premiato da Montblanc | In platea Toni Servillo
Sab, 09/07/2016 - 10:12

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Quando il Direttore Artistico del Festival dei Due Mondi, Giorgio Ferrara, afferma con perentorietà nelle conferenze stampa dei giorni scorsi,  che “gli attori russi sono i migliori del mondo” non compie una esagerazione comunicativa a favore di manifestazione ne una piaggeria verso la compagnia di turno, ma si avvicina concretamente ad una realtà tangibile. Se ne sono accorti gli spettatori presenti ieri al debutto dell’Eugene Onegin messo in scena dalla celebre Vakhtangov State Academic Theatre di Russia diretta da Rimas Tuminas che è anche l’ideatore della riduzione teatrale dell’Onegin.
Accanto ad attori feticcio, insigniti di altisonanti riconoscimenti di stato come da tradizione russa, ruota una numerosissima compagnia di giovani dalla preparazione strabiliante. Prima ancora che per le doti recitative gli attori della scuola attoriale russa impressionano per l’enorme disciplina fisica e per le doti muscolari. Molto spesso in scena, come anche nella piece dell’Onegin, si vedono molti movimenti a metà tra la tradizione circense e la scuola di danza classica. In più, non è infrequente che un attore russo sia anche un discreto musicista ed anche un ottimo cantante.
Con un simile bagaglio trattare in scena un tema classico diventa quasi una passeggiata. Ma è qui che interviene Tuminas. Il regista-feticcio, celebrato in tutto il mondo per le sue capacità, elabora una messa in scena dell’Onegin che non ha nessuna intenzione di essere una semplice e tradizionale rappresentazione di un importantissimo testo sulla società russa dei primi dell’800.
Scrive Tuminas nel programma di sala del Festival, “Lo spettacolo si sviluppa attraverso le memorie e l’immaginazione dei personaggi e, come in un viaggio, lo spettatore viene trasferito nei diversi luoghi, dalla stanza di Onegin alla sua tenuta in campagna, poi alla vicina casa dei Larin, a Mosca, e infine nuovamente nella sua stanza. La gamma degli eventi cambia di continuo, dai chiassosi festeggiamenti alle meditazioni solitarie, dalle scene affollate ai ricordi personali. E tutto è riunito insieme, dal passato, proprio come i frammenti della lettera d’amore di Tatyana, incorniciata e appesa al muro accanto alla poltrona di Onegin. 
Le immagini nella memoria sono scisse tra passato e presente, tra realtà e immaginazione. Per questo, in scena, ci sono due Onegin: il più anziano, che ricorda gli eventi, e il più giovane che li vive in prima persona. Ci sono anche due Lensky: il più giovane, così com’era al tempo degli accadimenti descritti nel passato, e l’altro, un immaginario amico di Onegin dai capelli bianchi, colui che Lensky avrebbe potuto essere se non fosse stato ucciso in duello. C’è un altro personaggio inoltre, non descritto da Puškin, ma come trasportato dagli anni della sua giovinezza. È un ussaro pensionato, affascinante ma rimasto invalido dalla guerra, intelligente ma squattrinato, un ubriacone che argomenta su ogni cosa. Gli viene concessa la voce dell’autore, e il diritto di intervenire nell’azione così da poter esprimere… “le gelide intimazioni della ragione e gli echi di un cuore addolorato”.
Lo spettacolo visto al Teatro Nuovo è senza dubbio di grande fascino e la recitazione in lingua originale, seppure con l’ausilio dei sottotitoli, è stata ancor più interessante. Nell’apparente durezza di alcune parole si nasconde invece un equilibrio misterioso diviso ugualmente tra fluidità e sonorità, al punto che si ha l’impressione di aver da sempre in grande familiarità il russo.
Un empatia tra spettatore e attore, tra testo in lingua originale e scena che produce il successo dell’opera. Era già successo in apertura di Festival con la stupenda A Hunger Artist di Franz Kafka, diretta da Eimuntas Nekrosius, anche questa in lingua originale lituana con sottotitoli (CLICCA QUI)
Un pubblico generoso ha applaudito con grande entusiasmo l’Onegin di Rimas Tuminas e della compagnia Vakhtangov. Tuminas prima dell’apertura di sipario è stato insignito del Premio Montblanc, consegnato da un Giorgio Ferrara poliglotta che saluta e dialoga con il regista in lingua russa. Tuminas molto spiritoso sorride al pubblico per il premio ricevuto e chiosa “Che bello stare qui, ti consegnano un premio prima ancora di aver visto lo spettacolo”.
In platea, un po’ in disparte, siede anche Toni Servillo, premio Oscar per La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino. Il “nostro” attore feticcio, nell’intervallo tra il primo e secondo tempo della piece ha commentato con alcuni suoi amici sulla qualità dello spettacolo ed in particolar modo degli attori, “Sono tutti molto bravi, tutti molto espressivi…”.

EUGENE ONEGIN

Capitoli scelti dal romanzo in versi
di Alexander Puškin

Vakhtangov State Academic Theatre of Russia

idea, testo e regia Rimas Tuminas

scene Adomas Jacovskis
costumi Mariya Danilova
musiche Faustas Latenas
coreografie Angelica Cholina
direttore musicale Tatiana Agayeva
disegno luci Maya Shavdatuashvili
trucco Olga Kalyavina
preparazione attori Alexei Kuznetsov
stage speech training Susanna Serova
editor Elena Knyazeva
ingegneri del suono Vadim Bulikov e Ruslan Knushevitsky
maestro concertatore Natalia Turiyanskaya
assistente stagista Gulnaz Balpeisova
aiuto regia Natalia Menshikova e Natalia Kuzina

personaggi e interpreti

EUGENE ONEGIN
Artista Nazionale della Federazione Russa
insignito dello State Prize of Russia
Sergey Makovetskiy
Artista Nazionale della Federazione Russa
insignito dello State Prize of Russia
Aleksei Guskov
Eugeny Pilugin

PENSIONATO USSARO
Artista Nazionale della Federazione Russa
Vladimir Simonov

VLADIMIR LENSKY
Oleg Makarov
Vasily Simonov

TATYANA LARINA
Eugenia Kregzhde

“IL SOGNO DI TATYANA”
Artista Nazionale della Federazione Russa
insignito dello State Prize of Russia
Irina Kupchenko

OLGA LARINA
Maria Volkova

VAGABONDA CON DOMRA
Tatiana Kazyuchits

BAMBINAIA, MAESTRA DI DANZA
Artista Nazionale della Federazione Russa
insignita dello State Prize of Russia
Lyudmila Maksakova

TUTOR DELLE CLASSI DI DANZA
Pavel Tekheda – Kardenas

RAGAZZE DELLA CLASSE DI DANZA
Olga Borovskaya
Anastasia Vasilyeva
Natalia Vinokurova
Maria Volkova
Lilia Gaisina
Polina Kuzminskaya
Olga Nemogay
Maria Shastina
Ekaterina Simonova
Yana Sobolevskaya

ANISYA, LA CAMERIERA
Yana Sobolevskaya

LA COPPIA LARINS
Elena Melnikova
Artista Onorario della Federazione Russa
Alexey Kuznetsov

I VICINI DI CASA DEI LARINS
Vladimir Beldiyan
Artista Onorario della Federazione Russa
Yuriy Kraskov
Kirill Rubtsov
Valery Ushakov

ULAN
Kirill Rubtsov

“BUNNY”
Vasilisa Sukhanova

CUGINA DA MOSCA
Artista Onorario della Federazione Russa
Elena Sotnikova

CUGINO
Liubov Korneva

PRINCIPE
Artista Onorario della Federazione Russa
Yury Shlykov

Riproduzione riservata

Foto Teatro Nuovo (Toni Servillo e Giorgio Ferrara): Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)

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